Il SISA ha manifestato tutta la propria insoddisfazione sulle misure di risparmio nelle borse di studio organizzando un flashmob in Piazza Dante
LUGANO - In Ticino, la settimana d’azione nazionale in difesa dell’istruzione si è conclusa oggi con un’ultima azione di protesta a Lugano: su iniziativa del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA), i liceali del LiLu2 e del LiLu1 hanno messo nuovamente in scena il funerale del diritto allo studio, «massacrato dai numerosi tagli nel settore degli aiuti allo studio» approvati negli ultimi anni da Governo e Parlamento. Concludendo con un altro flashmob in Piazza Dante.
Ma non solo. Perché gli studenti hanno pure deciso di replicare - con veemenza - alle critiche espresse da Lorenzo Quadri tramite Facebook dopo la manifestazione di ieri davanti alla sede di Via Monte Boglia. «A questo proposito - spiegano quelli del SISA - ci teniamo a rispondere ai curiosi interrogativi del Consigliere nazionale, che non capisce “cosa abbia a che vedere la Lega con gli smantellamenti scolastici”: tralasciando il fatto che le suddette azioni di protesta non riguardassero la riforma “La scuola che verrà” (su cui il SISA si è già espresso in passato in modo molto critico), stupisce vedere come uno dei capoccia del “movimento” non sappia nemmeno che decisioni abbiano preso i suoi rappresentanti in Governo e Parlamento».
Il Sindacato indipendente degli Studenti e Apprendisti continua poi nel suo feroce attacco contro i rappresentanti della Lega. «Questi ultimi hanno infatti promosso e sostenuto i tagli alle borse di studio e le varie misure di risparmio nella scuola, compreso il tentativo di estendere al Bachelor la restituzione forzata di un terzo delle borse di studio (tentativo abortito grazie alla mobilitazione studentesca del settembre 2016)». Lanciando poi una bordata finale proprio a Quadri. «Se c’è qualcuno che non ha studiato è proprio lei, onorevole».
Il SISA conclude la propria nota stampa con un post-scriptum sempre dedicato al Consigliere nazionale leghista. «Criticare (soprattutto se a sproposito) degli studenti che sacrificano la propria pausa pranzo per partecipare ad un flashmob di protesta non si addice proprio ad una personalità che si è spesa in lungo e in largo in favore di un’iniziativa che voleva (o meglio, diceva di volere) rafforzare la partecipazione politica dei giovani. Ne dobbiamo dedurre che per la Lega quest’ultima può essere solo a senso unico, e che i giovani si possono quindi esprimere unicamente quando sostengono l’azione politica della maggioranza borghese in Governo e Parlamento?».