I deputati Sara Beretta Piccoli e Paolo Peduzzi firmano un'interpellanza sull'operazione di polizia che ha portato al fermo di 13 persone
BELLINZONA - «Uno stato poliziesco efficiente non ha bisogno di polizia». Si apre così, con una citazione del saggista statunitense William S. Burroughs, l’interpellanza presentata al Consiglio di Stato da Sara Beretta Piccoli e Paolo Peduzzi in merito all’operazione di polizia che lo scorso 14 marzo ha fatto scattare il fermo nei confronti di 13 persone nell’ambito dei disordini avvenuti a margine dell’incontro disputatosi lo scorso 14 gennaio alla Valascia fra HCAP e Losanna.
Nel mirino dei due deputati sono finite in particolari le modalità con cui è stata condotta l’operazione. «Per quale motivo, la polizia ha ritenuto necessario fare irruzione, alle 6 del mattino, in casa delle persone sospettate - chiedono Beretta Piccoli e Peduzzi - invece di procedere con una semplice convocazione, come è stato fatto con i sospettati non reperiti a casa». In particolare osservando che erano «passati oltre due mesi dai fatti».
«Corrisponde al vero che non avendo reperito alcuni giovani presenti alla partita, sono stati interrogati i genitori?» chiedono inoltre i due deputati, invitando il Governo a spiegare «l’utilità» della procedura.
Le domande dell'interpellanza: