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CANTONE«Continueremo a dare battaglia per ridurre il canone»

04.03.18 - 15:46
La Lega dei Ticinesi giudica il risultato cantonale «tutt'altro che scontato, considera la clamorosa sproporzione tra gli schieramenti in campo»
Ti Press
«Continueremo a dare battaglia per ridurre il canone»
La Lega dei Ticinesi giudica il risultato cantonale «tutt'altro che scontato, considera la clamorosa sproporzione tra gli schieramenti in campo»

LUGANO - La Lega dei Ticinesi, prendendo atto dell’esito della votazione sull’iniziativa No Billag nel nostro Cantone, guarda il bicchiere mezzo pieno e sottolinea come la percentuale di Sì sia stata superiore alla media nazionale di circa 5 punti: «Un risultato tutt’altro che scontato, soprattutto se si considera la clamorosa sproporzione tra gli schieramenti in campo».

Il partito di via Monte Boglia evidenzia infatti come, a livello mediatico, «tutti gli altri organi di stampa, sia elettronica che cartacea che online, hanno combattuto attivamente l’iniziativa, non risparmiandosi ricatti e fake news». Criticata anche la RSI, che per la Lega è venuta meno al proprio mandato di servizio pubblico: «Per mesi si è prodotta in un vero e proprio lavaggio del cervello all’indirizzo degli spettatori. Contro l’iniziativa si è schierato, con un’isteria senza precedenti, l’intero establishment, puntellato da una miriade di associazioni piccole e grandi. Si è creato uno scenario di tipo “bulgaro”».

«È ora di cambiare» - Nonostante tutto, la Lega ritiene che da quasi 50mila ticinesi è giunto un chiaro segnale di protesta nei confronti della RSI: «I vertici dell’emittente dovranno tenerne conto ed avviare senza indugio i cambiamenti ed il ridimensionamento promessi durante la campagna di votazione. Qualsiasi altro atteggiamento costituirebbe uno schiaffo della TV di Stato ad una fetta importante di popolazione».

«Continueremo a dare battaglia» - La questione non si chiude dunque qui. «Costringere tutti i residenti in Svizzera a pagare il canone più caro d’Europa per finanziare una SSR di dimensioni spropositate, anche se non si seguono i suoi programmi, non è più accettabile nell’era della digitalizzazione e del “chi consuma paga”. La Lega dei Ticinesi continuerà la propria battaglia affinché il canone radioTV venga sensibilmente ridotto e si augura che l’iniziativa popolare per abbassare il balzello ad al massimo 200 Fr all’anno venga lanciata quanto prima», conclude il comunicato.

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COMMENTI
 

vulpus 6 anni fa su tio
Quadri, che oramai alla luce di questi risultati, non può permettersi di parlare a nome della Lega, è stato sconfitto su tutta la linea. Può valutare il risultato come vuole, ma oggettivamente l'asfaltatura l'ha ricevuta.Chiaramente ora, il politico che ha uno stipendio alla consigliere di stato, ricomincia a spararle all'ingrande. Non sarebbe forse ora, che invece che continuare sempre e solo a criticare, a proporre qualcosa di intelligente e costruttivo?

Lourmarin 6 anni fa su tio
Posso capire che vi sia una ulteriore discussione quando i margini dei risultati sono ristretti, ma in questo caso le cifre sono chiare. Lega e UDC hanno perso. Di solito in democrazia i democratici questo lo sanno accettare. Oppure la gente serve solo a far voti e quando vota come vogliono è brava sennò è stata infinocchiata e mal informata? Il 6 dicembre 92 il SEE non è passato per 21 mila voti a livello nazionale, un 0,1 %. Eppure il linguaggio dei perdenti non è stato subito così battagliero. Quindi per utilizzare termini tanto cari al Mattino... Quadri, Bühler, Pamini ASFALTATI... A CASA... Lo dico ovviamente col sorriso. Posso capire che la disfatta faccia male. Ma ora cerchiamo di lavorare tutti assieme per migliorare la SSR. In democrazia si fa così..

Lourmarin 6 anni fa su tio
Posso capire che vi sia una ulteriore discussione quando i margini dei risultati sono ristretti, ma in questo caso le cifre sono chiare. Lega e UDC hanno perso. Di solito in democrazia i democratici questo lo sanno accettare. Oppure la gente serve solo a far voti e quando vota come vogliono è brava sennò è stata infinocchiata e mal informata? Il 6 dicembre 92 il SEE non è passato per 21 mila voti a livello nazionale, un 0,1 %. Eppure il linguaggio dei perdenti non è stato subito così battagliero. Quindi per utilizzare termini tanto cari al Mattino... Quadri, Bühler, Pamini ASFALTATI... A CASA... Lo dico ovviamente col sorriso. Posso capire che la disfatta faccia male. Ma ora cerchiamo di lavorare tutti assieme per migliorare la SSR. In democrazia si fa così...

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Io proporrei di addebitate i costi generati dalle iniziative agli iniziativisti quando le loro proposte vengono bocciate con più del 66.6% dei votanti. Così magari la smetterebbero di fare demagogia solo per farsi vedere. Poi proporrei di ridurre gli stipendi ai parlamentari, oppure di pagarli solo ed esclusivamente in base alle loro presenze

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Beh, calcolando che la gran parte dei (pochi) sostenitori dell'iniziativa sono rigommati che ben poco interpretano la coesione svissera , il legaiolo continja a non saper perdere e fa l'isterico... :-))))))

Verbania 6 anni fa su tio
Anche io ridurrò o eliminerò alcune spese, quelle che ti permettono di vivere nel lusso.

Tb82 6 anni fa su tio
Il 71,6% dei votanti si è espresso chiaramente ma la Lega se ne infischia. Il canone radiotelevisivo rimane perché così è stato deciso, punto, la sua misura la deciderà il Consiglio Federale ed è già decisa la sua riduzione per il prossimo anno. Piuttosto a non essere più accettabile è l’essere costretti ad ascoltare le sparate del signor Quadri e delle sue colleghe.
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