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BELLINZONA«Rimborsare i miei stipendi? Non fa piacere»

01.03.18 - 12:45
Il Consiglio di Stato ha chiesto a Giampiero Gianella di restituire due salari. L'ex cancelliere cosa ne pensa?
tipress
«Rimborsare i miei stipendi? Non fa piacere»
Il Consiglio di Stato ha chiesto a Giampiero Gianella di restituire due salari. L'ex cancelliere cosa ne pensa?

BELLINZONA - La lettera recapitata lunedì a Giampiero Gianella, ha lasciato perplesso il destinatario. All'ex cancelliere di Stato, ora in pensione, il governo ha chiesto di restituire due stipendi. «Al momento non posso commentare, ma non mi ha fatto certamente piacere» spiega Gianella a tio.ch/20minuti, e aggiunge: «Sono in contatto con il governo e darò tutte le spiegazioni del caso». 

È l'ultimo colpo di scena nella vicenda dei rimborsi "illegali" percepiti dal Consiglio di stato dal 1999 a oggi. Mercoledì il governo si è detto intenzionato a «fare chiarezza» sulla questione, ricordando che i forfait da 15mila franchi l'anno per i membri dell'Esecutivo cantonale sono stati approvati dal parlamento. Così come pure le due mensilità "extra" a fine mandato, per l'affiancamento post-elettorale al successore da parte del ministro uscente. 

Nella prassi, però, l'affiancamento non è (quasi) mai avvenuto, come ammesso dagli stessi ex ministri a tio.ch/20minuti. Non solo: per legge, non doveva essere esteso al cancelliere. Così almeno sembra sostenere il governo. «Non posso entrare nel merito» commenta Gianella. «Sono legato da vincoli nei confronti del mio ex datore di lavoro, ossia lo Stato, e risponderò nelle sedi opportune».

L'ex cancelliere non nasconde però il fastidio per le accuse mossegli pubblicamente. «È evidente che questa per me non è una buona notizia. È stata data un'immagine della mia persona non piacevole, per me e per i miei famigliari. Tra l'altro in circostanze in cui, per lo statuto che ho, non mi è permesso rispondere. Spero quindi di essere chiamato al più presto per dare spiegazioni». 

 

 

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