Le prime reazioni da Palazzo Civico dopo il ricorso presentato dall'ex consigliere comunale Patrick Pizzagalli. Foletti: «Non sono il "mandante"»
LUGANO - Fa discutere, e non poteva essere altrimenti, il ricorso presentato dall’ex consigliere comunale leghista Patrick Pizzagalli al Consiglio di Stato contro la riduzione del moltiplicatore d’imposta dall’80% al 78%, decisa lo scorso dicembre dal Legislativo luganese.
Da Palazzo Civico, riferisce il Corriere del Ticino nella sua edizione odierna, Michele Foletti - responsabile delle finanze cittadine - ha immediatamente smentito di essere il “mandante politico”, ricordando come non sia la prima volta che Pizzagalli decida di impugnare una decisione del Consiglio comunale o del Municipio ma sottolineando che un’eventuale violazione della Legge organica comunale (LOC) - quella si, rilevata dallo stesso municipale - costituirebbe una brutta figura per il Legislativo cittadino.
Il ricorso non ha sorpreso il capogruppo popolare democratico Michel Tricarico, che non ha però nascosto un certo stupore nei confronti della richiesta di alzare il moltiplicatore da parte di un ex consigliere della Lega dei Ticinesi, auspicando che il Municipio prenda rapidamente posizione a difesa della decisione democratica del Legislativo e che il Governo ticinese evada in tempi brevi il ricorso, evitando un congelamento dei conti verso il quale ha espresso preoccupazione anche la collega liberale radicale Karin Valenzano Rossi.