Cerca e trova immobili

BELLINZONAMPS dopo il voto di Bellinzona: «Ritorneremo con le nostre proposte»

25.01.18 - 11:32
Il Movimento per il Socialismo si dice felice per la «proclamata disponibilità del Municipio a volersi “sedere attorno a un tavolo” per discutere soluzioni alternative»
MPS dopo il voto di Bellinzona: «Ritorneremo con le nostre proposte»
Il Movimento per il Socialismo si dice felice per la «proclamata disponibilità del Municipio a volersi “sedere attorno a un tavolo” per discutere soluzioni alternative»

BELLINZONA - «L’esito del referendum comunale è stato un chiaro risultato che il Municipio (e i partiti che criticamente lo sostengono) non possono impunemente ignorare al volontà e la sensibilità dei cittadini e delle cittadine. Una sensibilità che gli assurdi onorari e i vergognosi rimborsi spesa previsti hanno messo a dura prova». È con questa premessa che l'MPS, a pochi giorni dalla decisione di bocciare gli aumenti salariali in seno al nuovo Municipio, torna sul tema del regolamento comunale.

«Ora - si legge in una nota stampa odierna firmata dai coordinatori dell'MPS - dovrà ora essere ripresentato in Consiglio Comunale. Poiché la discussione potrà investire tutto il regolamento (quanto approvato dal Consiglio Comunale è formalmente azzerato) le consigliere comunali MPS-POP-Indipendenti ripresenteranno molte delle proposte e degli emendamenti al progetto di regolamento che avevano presentato in occasione della discussione in consiglio comunale».

L’MPS si dice quindi felice per la «proclamata disponibilità del Municipio (e dei partiti che lo compongono) a volersi “sedere attorno a un tavolo” per discutere soluzioni alternative».

L'MPS ricorda quindi le sue proposte. «È sufficiente ricordare come in sede di discussione in Consiglio Comunale le nostre proposte di emendamento non solo non sono state approvate (il che è pacifico); ma non hanno meritato nemmeno un intervento (da parte di nessun gruppo politico) per spiegare le ragioni di questo dissenso. Un atteggiamento che la dice lunga sulla volontà di “dialogo”. Nel merito degli onorari e dei rimborsi spesa le nostre proposte rimangono molto chiare. Gli onorari vanno versati nella misura in cui la carica di Municipale comporta una perdita di guadagno a causa del tempo di lavoro investito nell’attività lavorativa esercitata dal municipale, e quindi sottratta alla sua attività professionale».

Per il Movimento per il Socialismo l’articolo 91 andrebbe così rielaborato:
“Ai membri del Municipio viene versato un onorario. Esso corrisponde alla differenza tra il reddito lordo proveniente dalle attività lavorative o dalle rendite pensionistiche fiscalmente dichiarate nell’anno precedente ed i seguenti importi:
a) al Sindaco : Fr. 130'000 fr.
b) al vice-sindaco 104'000 fr.
c) ai Municipali 78'000 fr.”

 

Per i rimborsi spese l'MPS propone un dimezzamento della proposta municipale, cioè un rimborso spese forfettario annuo di:
- fr. 6'000 al sindaco (500 franchi al mese)
- fr. 3'000 al vice-sindaco e ai municipali (250 franchi al mese)

Infine si propone che i membri del Municipio riversino nelle Casse Municipali eventuali rimborsi (indennità e gettoni di presenza – al netto di eventuali oneri sociali) accordati da altri enti in cui sono delegati dal Municipio. L'MPS propone infine di annullare i gettoni di presenza per i Consiglieri comunali, fatto salvo il versamento di un’indennità per quei consiglieri comunali che a seguito dell’esercizio della loro funzione dovessero subire una perdita di salario (approvazione del principio con modalità pratiche da fissare in un regolamento)

 

Futuro dell’Officina - Tra le proposte formulate dall'MPS nella discussione sul regolamento vi è l’introduzione del referendum consultivo a livello comunale. «Si tratta - conclude il comunicato - di una votazione generale, su un tema di interesse fondamentale per il comune, che il Municipio o la maggioranza del Consiglio Comunale possono indire per sentire, sul tema, quale sia l’orientamento della maggioranza della popolazione. Questo, in particolare, ancora prima di sviluppare tutto l’iter della proposta, evitando, ad esempio, le conseguenze di un referendum abrogativo. Ci pare che il futuro dell’Officina sia un tema che si presta molto bene ad un eventuale esercizio di questo tipo. E questo, vista la facilità con la quale una simile consultazione potrebbe essere organizzata, sarebbe possibile già oggi, anche al di fuori della sua futura codificazione nel regolamento. Proponiamo quindi che il Municipio organizzi una consultazione popolare sul progetto di massima contenuto nella dichiarazione d’intenti firmata con le FFS e con il Cantone».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE