Il Gran Consiglio ha deciso di non dare seguito all’iniziativa presentata nel 2014 da Angelo Paparelli
BELLINZONA - In Ticino non sarà introdotto alcun regime autorizzativo nei confronti della vendita dei droni. Il Gran Consiglio ha oggi accolto - con 60 voti favorevoli, 9 contrari e 4 astenuti - il rapporto della Commissione della legislazione che proponeva di non dare seguito all’iniziativa generica presentata nel dicembre del 2014 dal defunto deputato leghista Angelo Paparelli e poi ripresa dal collega Andrea Zanini.
«Proteggere le cose e le persone a terra dai pericoli derivanti dai multicotteri volanti deve essere una priorità della politica, ma è impensabile che il piccolo Ticino possa fare qualcosa di realmente efficace da solo», si legge nel rapporto, in cui viene sottolineato come il raggiungimento di un quadro legislativo efficiente e performante sia vincolato dalla collaborazione internazionale.
Una posizione evidenziata anche dal rapporto del 7 febbraio 2016 dell’Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC), in cui si evidenzia l’auspicio «di accrescere le disposizioni in materia di sicurezza per persone e oggetti a terra», adottando un quadro «mirato ed efficiente, previa consapevole analisi dei rischi e valutazione dello sviluppo del contesto legislativo internazionale».