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LUGANO«Mobilità nel Luganese, quo vadis?»

24.01.18 - 13:38
I Verdi del Luganese si dicono «seriamente preoccupati» per il destino dei progetti PAL3 e tram-treno
«Mobilità nel Luganese, quo vadis?»
I Verdi del Luganese si dicono «seriamente preoccupati» per il destino dei progetti PAL3 e tram-treno

LUGANO - «Il piano di agglomerato del Luganese di terza generazione è riuscito a fare peggio di quello di seconda generazione». È quanto ritengono i Verdi del Ticino del Luganese che, in una nota odierna, ricordano come il progetto valutato insufficiente dalla Confederazione, non beneficerà di alcun contributo federale.

«Stessa fine anche per il tram-treno?», si domandano i Verdi. «Di fatto - aggiungono - non è stato ancora inserito nei progetti beneficiari di contributi federali dei prossimi 4 anni, legati ai fondi infrastrutturali per le opere ferroviarie perché “il progetto non è pienamente maturo”, come ha spiegato la consigliera federale Doris Leuthard».

I Verdi del Ticino si dicono «seriamente preoccupati» per il destino dei progetti di mobilità del Luganese. «Da anni sostengono che quanto presentato dalla commissione dei trasporti sono soluzioni vecchie ed inefficaci, e che di fatto non portano benefici sostanziali alle persone che giornalmente si muovono faticosamente in questo comparto».

«Il Tram-treno - si legge ancora nel comunicato - è un diverso progetto rispetto al PAL 3 ma farà la stessa fine, anche lui senza alcun finanziamento federale perché è di fatto un progetto giudicato non pronto alla sua esecuzione? Alla luce di fatti alcune domande risultano scontate. Che credibilità ha una commissione dei trasporti che sta dimostrando, ancora una volta, limiti nel pianificare soluzioni al passo con i tempi e che possano veramente migliorare la mobilità di questo comparto? Il ministro Claudio Zali perché durante la presentazione alla popolazione di Lugano del progetto tram-treno, il 15 novembre 2017, affermava che nessun miglioramento era possibile, proprio in virtù del suo stato di avanzamento, mentre la Consigliera federale ha ammesso l’esatto contrario?».

I Verdi del Ticino chiedono non solo che si faccia finalmente chiarezza sullo stato di avanzamento dei lavori, sui finanziamenti concreti e confermati ad oggi e sui margini di manovra progettuali ancora possibili, ma pure una presa di responsabilità di chi ha gestito fino ad ora questi progetti.

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