Il finanziamento delle opere da parte della Confederazione dovrebbe essere del 40% per Locarno e Bellinzona, del 35% per Mendrisio e praticamente nullo per Lugano
BERNA - La Confederazione ha presentato nei giorni scorsi le prime valutazioni, non comunque ancora definitive, sui Piani d’agglomerato di terza generazione che riguardano interventi programmati sul territorio a partire dal 2019. Il Piano d’agglomerato del Locarnese (PALoc3) è risultato essere, secondo il giudizio dei tecnici d’oltre Gottardo che hanno esaminato i vari dossier, il migliore dei quattro agglomerati del Cantone. In seconda posizione si trova Bellinzona, terzo posto per Mendrisio, mentre fanalino di coda è Lugano, agglomerato per il quale il relativo Piano di terza generazione è stato considerato insufficiente.
Queste graduatorie sono di particolare importanza in quanto dalle valutazioni dei competenti Uffici federali dipendono anche i corrispettivi cofinanziamenti per le opere previste. Per il PALoc 3 dovrebbe pertanto essere garantito il riconoscimento per le opere cofinanziabili da parte della Confederazione nella misura del 40% dell’investimento necessario per la loro realizzazione.
Il Presidente della Commissione Intercomunale dei Trasporti del Locarnese e Valli (CIT), avv. Paolo Caroni, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto davanti ad una sala del CC di Locarno particolarmente gremita in occasione della riunione informativa con i tecnici comunali e i politici responsabili dell'attuazione e del monitoraggio delle misure del Programma di agglomerato (PALoc2 e PALoc3).
Anche per Bellinzona il grado di finanziamento dovrebbe fissarsi al 40% degli interventi da mettere in cantiere, mentre per Mendrisio questa percentuale si fisserebbe al 35%. Lugano, invece, come detto ultimo in “classifica” degli agglomerati ticinesi, risulterebbe allo stato attuale praticamente privo di cofinanziamenti da parte di Berna.
«Figuraccia» - Immediata la reazione dei Cittadini per il territorio del Luganese (che a suo tempo avevano rilevato la la poca concretezza e la velleità della proposta), che parlano di «figuraccia clamorosa» per il capoluogo finanziario ed economico del Cantone.
Le Associazioni di Cittadini per il territorio del Luganese criticano in particolare la Commissione regionale dei trasporti del Luganese (CRTL), presieduta dal sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti, «non solo per i suoi insuccessi nel campo della programmazione territoriale, ma anche per l’inconcludenza della sua azione di intermediazione tra Comuni e Cantone e per l’incapacità di dialogare e costruire un consenso con la popolazione». Considerate le insoddisfazioni rilevate dai cittadini e dai politici, Le Associazioni chiedono un cambiamento di gestione in seno alla CRTL.