Con la conferenza stampa indetta dai promotori dell’iniziativa “Per un’immigrazione moderata” è ufficialmente partita la raccolta firme anche in Ticino
BELLINZONA - Considerati i problemi del Ticino a livello occupazionale e di dumping salariale, si tratta di una vera e propria «manna dal cielo per il nostro Cantone». Ha usato queste parole il presidente cantonale dell'UDC Piero Marchesi per introdurre la conferenza stampa che si è tenuta oggi a Bellinzona indetta per presentare l’iniziativa federale lanciata dall’UDC “Per un’immigrazione moderata”, con la quale i promotori intendono rinegoziare il «nocivo» accordo di libera circolazione con l’Unione europea.
Non vogliamo 10 milioni di abitanti - Dopo Marchesi è intervenuto il presidente nazionale Albert Rösti, giunto appositamente in Ticino per l’occasione e secondo cui proprio in Ticino si sentono maggiormente le conseguenze negative della libera circolazione. «Non vogliamo una Svizzera di 10 milioni di abitanti e vogliamo ritornare a gestire autonomamente l’immigrazione. Se questa iniziativa avrà successo il Consiglio federale dovrà necessariamente rescindere la libera circolazione anche se ciò potrebbe causare la disdetta del pacchetto dei bilaterali I. Un pacchetto che porta più benefici all’Unione europea che a noi svizzeri».
«Una battaglia per il futuro dei miei figli» - All’appuntamento erano presenti anche i consiglieri nazionali ticinesi del gruppo UDC Marco Chiesa e Roberta Pantani (Lega dei Ticinesi). Il primo ha presentato alcuni dati che mostrano l’evoluzione - o per dirla con parole sue il «degrado» - del mercato del lavoro da quando è venuta meno nel giugno 2004 la preferenza indigena e da quando sono stati tolti i contingenti (giugno 2007): sottoccupati e disoccupati in crescita, così come le persone in assistenza e i frontalieri. Per Chiesa quella che in Ticino è ufficialmente cominciata oggi sarà «una battaglia per il futuro dei miei figli».
Roberta Pantani ha infine ribadito che la Lega dei Ticinesi sarà della partita a fianco all’UDC e ha salutato l’avvio della raccolta firme.