In un’interpellanza il Gruppo PS chiede all’Esecutivo se la tutela della privacy debba prevalere o meno rispetto al diritto di informazione
LOCARNO - Le prospettazioni di disdetta intimate a quattro impiegati comunali di Locarno - apparse sulla stampa la scorsa settimana -, motivate dal Municipio attraverso le gravi inadempienze riscontrate, quali l’inefficienza sul posto di lavoro, la ripetuta insubordinazione e le reiterate assenze prolungate, hanno fatto scattare un’interpellanza del Gruppo PS in Consiglio comunale.
Sottolineando di riconoscere all’Esecutivo la «piena facoltà di agire», Pier Mellini e cofirmatari rilevano «un’eccessiva amplificazione mediatica delle misure adottate» e chiedono - considerato che il provvedimento disciplinare è una decisione che riveste un carattere provvisionale - se non sia stato «inopportuno» fornire prematuramente alla stampa indicazioni tanto dettagliate in merito alle motivazioni delle sanzioni.
«Il Municipio non ritiene in questi casi che la tutela della “privacy”, soprattutto per rispetto alle famiglie delle persone toccate da tale provvedimento, debba prevalere nei confronti del diritto di informazione?», chiede inoltre il Gruppo PS, precisando come tale «eccesso» potrebbe «inasprire ulteriormente il contenzioso con le parti».