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BELLINZONA«Nove ragioni per dire “sì” al regolamento della nuova Città»

24.11.17 - 07:31
Nella Capitale, gli animi si scaldano in vista del voto del prossimo 21 gennaio. Quattro esponenti di partito ora si rivolgono pubblicamente ai cittadini
Ti Press
«Nove ragioni per dire “sì” al regolamento della nuova Città»
Nella Capitale, gli animi si scaldano in vista del voto del prossimo 21 gennaio. Quattro esponenti di partito ora si rivolgono pubblicamente ai cittadini

BELLINZONA – Luce verde al Regolamento della nuova Città di Bellinzona? Saranno gli stessi cittadini a deciderlo, il prossimo 21 gennaio, alle urne. Intanto, quattro esponenti di partito scendono in campo per illustrare nove ragioni per votare “sì”. Marco Nobile (PLR), Simonetta Biaggio-Simona (PPD), Gilbert Jorio (PS) e Daniele Bianchi (Verdi) lo affermano all’unisono: «Votare “sì” significa permettere al nuovo Comune di decollare definitivamente».

Ecco i 9 buoni motivi per cui, stando ai relatori della conferenza stampa tenutasi oggi nella Capitale, il Regolamento della nuova Città andrebbe approvato:

Il regolamento è uno degli atti essenziali per garantire le basi al nuovo comune – «Perché dopo anni di studio aggregativo, di celere elaborazione da parte dell’esecutivo dei necessari messaggi municipali e la loro approvazione in consiglio comunale ora bloccare tutto?»

Approvare il regolamento significa non lasciare in sospeso tutte le soluzioni studiate ad hoc per il funzionamento del nuovo comune – «Perché creare una battaglia fine a se stessa su un singolo articolo e contemporaneamente bloccarne un altro centinaio che compongono il regolamento nel suo complesso?»

È un sistema che funziona bene in tutti i Comuni del Canton Ticino – «Perché cambiare sistema per indennizzare i Municipali? Perché quello che è andato bene fino ad ora e continua ad andare bene in tutti gli altri Comuni del Canton Ticino (compreso Lugano) a Bellinzona non dovrebbe più andar bene?»

Parità di trattamento all’interno del Municipio – «Perché a parità di impegno, personale e di tempo, ci deve essere una indennità diversa fra i singoli Municipali?»

Una indennità commisurata all’onere lavorativo e alle responsabilità – «Se ci si guarda attorno, chi è che fa parte della direzione di un’azienda con 1'500 collaboratori e una cifra d’affari di 100 milioni di franchi che guadagna meno di CHF 160'000.- all’anno?»

Una regolamentazione per i Municipali di oggi e di domani, indipendentemente dalla loro situazione personale – «È accettabile che una regolamentazione sulle indennità per i Municipali si basi esclusivamente sulla composizione attuale dell’esecutivo?»

Nessun aumento delle indennità per i Municipali – «È pensabile creare una nuova realtà comunale di 42.000 abitanti, l’11esima Città in Svizzera, senza adeguare le indennità dei Municipali agli aumentati oneri e responsabilità?»

La politica nella nuova Città non è più costosa rispetto alla precedente situazione con 13 Comuni – «Non è un bel segnale, tra l’altro già ipotizzato nell’ambito dello studio aggregativo, per le cittadine e i cittadini di Bellinzona?»

La politica deve essere fatta dall’esecutivo, non dai funzionari – «Vogliamo mettere i politici nelle condizioni si guidare i funzionari e non esserne succubi?»

 

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COMMENTI
 

moma 6 anni fa su tio
Di sicuro per il cittadino normale è difficile capire cosa sia buono e cosa non lo è. Cosa votare? pro o contro? Ci vorrebbe un dibattito più informativo.

Nmemo 6 anni fa su tio
@mattiatr. Nel più alto rispetto delle opinioni altrui, oggettivamente parlando, l’inutilità è riferita a un doppione di opere da 20 milioni di franchi l’una. Un comune governato razionalmente non deve avere due sistemi di approvvigionamento idrico di acqua potabile, quando glie ne serve uno, meno costoso, più sicuro sia per la qualità dell’acqua erogata sia per la quantità. Su tutto, che non resta a secco per 90 giorni consecutivi in caso di siccità e che non sottrae energia pregiata a un’esistente impianto idroelettrico. Non ho nessuna intenzione di cambiare la sua legittima opinione personale, nondimeno se pone oggettivamente la problematica sul piano dell’interesse pubblico preminente, qualche riflessione riconsiderando le cose potrebbe giovare.

pulp 6 anni fa su tio
La questione del regolamento e rispettivamente degli stipendi dei municipali é semplicemente ridicola. A conti fatti, considerando l'impegno (tempo lavoro) le paghe sono accettabilissime e mettere in discussion questo significa essere in malafede totale. Ben vengano coloro che si sono messi a disposizione e che ci mettono un sacco di tempo (e la faccia) e ben venga che siano anche remunerati per questo.

Nmemo 6 anni fa su tio
@moma Vero e i fatti sono documentabili con atti formali. @Mattiatr Il progetto di acquedotto della Morobbia l’ho esaminato con l’esperienza d’ingegnere che si è occupato a lungo di economia delle acque. Con le stesse premesse, 30 anni prima ho collaborato alla pianificazione dell’approvvigionamento idrico del bellinzonese e ai progetti di risanamento delle fonti d’approvvigionamento esistenti. La dismissione dei pozzi di pompaggio di Giubiasco, per motivi di sicurezza, era stata pianificata con l’allacciamento all’acquedotto del bellinzonese in fase di costruzione, che fa capo alla riserva idrica cantonale di Gnosca per un costo di 3,5 milioni di franchi.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
Deve esser stato interessante. Quello che volevo dire è che un progetto come quello non lo riterrei mai inutile. Noi stiamo aumentando come popolazione quindi il nostro consumo è maggiore. Anche le temperature aumentano e quindi in futuro il rischio di siccità. L'acqua è una risorsa vitale per l'uomo. Sarebbe una catastrofe se l'acquedotto di una città ne restasse senza per un problema tecnico. Sono strutture che invecchiano e necessitano di un aggiornamento tecnico e logistico ogni tanto. Anche te 30 anni fa hai fatto un lavoro di questo tipo da quanto ho capito e per ben 30 anni non sono state necessarie modifiche. Se tutto va bene finiti i lavori per altrettanti anni non avremo problemi e come ho già detto ci sarà anche una piccola produzione elettrica. Grazie mille per il discordo, fa piacere ogni tanto scambiare quattro chiacchiere. Buon Weekend

Nmemo 6 anni fa su tio
Fatti non parole! Quale professionalità e quali responsabilità propongono questi ex di Giubiasco? Quella di municipali che hanno omesso, con decisioni irresponsabili, una procedura per il ricupero di 7-800 mila fr. di danni lasciati a carico dei contribuenti per i danni causati dalla discarica privata e abusiva di Scarpapè? O di quella di municipali che hanno deciso i lavori dell’assurdo e l’inutile acquedotto della valle Morobbia con un dispendio di 17,5 milioni di fr? O quella di municipali che hanno tentato di far approvare varianti di PR per rendere abitabili zone industriali in parte dismesse prima che si approvasse la legge che obbliga la compensazione (qualcosa come 20 milioni di franchi), di vantaggi e svantaggi con contributi dei fondi rivalutati dalle modifiche di PR? O quella di municipali che con una procedura arbitraria hanno “beneficiato” di 4-5 milioni di fr. di plus valore un fondo rendendolo edificabile e che ancora con altre modifiche di PR s’intende ulteriormente rivalutare? Lavoro qualitativo, professionale e di responsabilità che nemmeno la LOC prevede, si giustifica con fatti, non con parole. Meno soldi, più rotazioni, meno intrallazzi.

moma 6 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
Quello che scrivi è tutto vero?

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
L'acquedotto in Valle Morobbia ha 3 serbatoi. Due superiori più piccoli e uno inferiore enorme (alto circa 15 metri). Sono posizionati a 300-400 metri di dislivello e generano una pressione assurda. Su i serbatoi piccoli ci sono 2 vasche e due turbine per vasca. Mentre in quello grande ci sono due vasche con quattro turbine e circa 130 metri cubi di capienza. Per un totale di 16 turbine (spero di non sbagliare ma almeno 8 ce ne sono) e una riserva idrica sufficiente a superare momenti di siccità non mi sembra un pessimo investimento. Ritengo anzi che siano progetti da apprezzare e da incentivare.
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