Il passaggio al nuovo sistema previdenziale, precisa l'Esecutivo, è il frutto di «un importante negoziato» tra dipendenti della città e organizzazioni sindacali
BELLINZONA - Il Municipio di Bellinzona non ci sta e respinge con forza le «accuse prive di ogni fondamento» dei referendisti, secondo le quali sarebbero esercitate pressioni sui dipendenti e sulle loro famiglie in relazione al referendum lanciato dal gruppo promotore dei partiti Lega-UDC e MPS contro il nuovo regolamento comunale.
«Un dialogo positivo» - Il nuovo sistema previdenziale a favore dei dipendenti della Città - descritto come una «bastonata» dai referendisti - è il «frutto di un importante negoziato con il Fronte unico dei dipendenti della città e con le organizzazioni sindacali OCST e VPOD in un clima definito da entrambe le parti come costruttivo e improntato al reciproco rispetto» precisa il Municipio in una nota.
Cittadini e cittadine della Nuova Bellinzona «investiranno la somma di 18 milioni di franchi per assicurare il passaggio degli oltre 1400 collaboratori» al nuovo sistema.