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ROVEREDO (GR)Il Municipio contro i firmatari della petizione "Un cher per Roré"

18.10.17 - 17:45
L'esecutivo cittadino attacca Pieracci, Cattaneo-Corbella e Tognola di non essere aperti al dialogo
Il Municipio contro i firmatari della petizione "Un cher per Roré"
L'esecutivo cittadino attacca Pieracci, Cattaneo-Corbella e Tognola di non essere aperti al dialogo

ROVEREDO (GR) - Il 18 settembre 2017 è stata presentata alle autorità del Comune di Roveredo una petizione, sottoscritta da 507 persone, di cui 415 risultano essere aventi diritto di voto a Roveredo, con la quale si chiedeva in sostanza al Comune l'immediata sospensione delle trattative con l'immobiliare Alfred Muller AG per la realizzazione di un progetto di ricucitura e di elaborare un progetto che preveda una grande piazza libera dal traffico in centro paese, con spazi verdi e spazi ricreativi.

Dopo esame della petizione e della lunga lettera accompagnatoria firmata dai primi tre firmatari, che toccava numerosi altri temi oltre quelli indicati nel testo della petizione, nonché dopo aver avuto un incontro con la Commissione di gestione, lo scorso 12 ottobre il Municipio ha invitato i promotori della petizione ad un incontro con il Municipio e alcuni dei consulenti che seguono il progetto di ricucitura per il Comune. Lo scopo dell'incontro era chiarire eventuali malintesi e, soprattutto, aprire un dialogo volto a trovare eventuali punti d'intesa.

Nonostante lo scopo dell'incontro fosse anche stato spiegato telefonicamente al primo firmatario signor Gionata Pieracci, i responsabili della petizione hanno rifiutato la proposta d'incontro. Contemporaneamente alla comunicazione di rifiuto hanno pubblicato una lettera aperta, spedita a tutti i media, dove dopo aver sottolineato che per loro la questione sia ora solo "politica", chiedono una prima tavola rotonda e auspicano una soluzione di compromesso.

Nel merito della petizione il Municipio e le autorità comunali prenderanno posizione "a tempo debit"o e nelle dovute forme. Quanto alla tempistica, la petizione è stata inoltrata al Municipio e al Consiglio comunale. Pensare di ottenere una risposta scritta dal Consiglio comunale dopo neanche un mese dall'inoltro della stessa - per il Municipio di Roveredo - «significa evidentemente non sapere come funziona e a quali tempistiche è tenuto un parlamento comunale oppure più semplicemente voler cercare il pretesto ad ogni costo»: «Riteniamo però doveroso comunicare sin d'ora che il comportamento dei tre primi firmatari è inaccettabile, oltre che irrispettoso nei confronti degli altri firmatari».

Per il Municipio «rifiutare la discussione significa promuovere il muro contro muro e volersi limitare all'opposizione politica, al mero scopo, una volta di più, di far fallire un progetto e un lavoro che dura da decenni senza aver realmente a cuore delle soluzioni alternative allo stesso». E provocatoriamente conclude: «La speranza è che il nuovo movimento, sostenuto trasversalmente da più fronti, anziché ad "Un cher per Roré" non finisca per portare ad "Un bec per Roré".

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