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CANTONESoldi, hacker e accordi segreti: quanta lotta per la civica

15.09.17 - 06:00
Un oggetto in votazione non dei più attraenti, ma l’iniziativa della civica è diventata un tema rovente, come mai? Quanti soldi ci sono in ballo?
Tipress
Soldi, hacker e accordi segreti: quanta lotta per la civica
Un oggetto in votazione non dei più attraenti, ma l’iniziativa della civica è diventata un tema rovente, come mai? Quanti soldi ci sono in ballo?

BELLINZONA - «La soluzione che viene posta in votazione popolare è frutto di un accordo affinché non si vada ad intaccare l’ora di religione come invece voleva fare il ministro Bertoli». È questo uno stralcio di un’email inviata dal granconsigliere leghista Michele Guerra all’indirizzo di alcuni preti cattolici. Divulgata dal comitato dei contrari, racconta di un presunto accordo segreto volto a legare i destini della civica a quelle dell’ora di religione. Tesi immediatamente smentita dal deputato leghista, il quale ha spiegato di aver inviato la lettera «unicamente a due amici di famiglia, che per scelta loro sono preti».

Come questa sia arrivata in mano ai contrari rimane un mistero. O l’amicizia di uno dei due don s’è dimostrata più ondivaga di quanto potesse credere Guerra oppure, come ha suggerito lo stesso membro della commissione scolastica, «gli hanno hackerato il computer». Fatto sta che questo è solo l’ultimo dei molti episodi che hanno riscaldato.   Accordo segreto, complotto, schifezza, casta privilegiata. Parole che forse ci saremmo aspettati in altre campagne, ma certo non nella campagna per la civica a scuola: un tema interessante, ma dall’appeal limitato.

Come ha potuto scaldarsi tanto il clima? Lo abbiamo chiesto ai protagonisti. «Ci sono due spiegazioni», afferma Alberto Siccardi, promotore dell’iniziativa. «La prima, epidermica e reale, nasce dalla reazione degli insegnanti, convinti che non si possano toccare i loro programmi e metodi. La seconda, non so se per volontà degli insegnanti o delle alte sfere socialiste, se perdiamo i diritti popolari tra 10 o 20 anni la popolazione non potrà più votare per rimanere fuori dall’Europa».

«Ci troviamo di fronte a una campagna sproporzionata per quanto riguarda la potenza finanziaria messa in campo dalle due parti», ribatte Maurizio Binaghi, membro del comitato dei contrari e presidente dell’associazione degli insegnanti di storia. «Abbiamo iniziato in pochi, con il passare del tempo abbiamo trovato tutta una serie di personalità che ci hanno sostenuto e tutte le componenti del mondo della scuola hanno preso posizione per il no». Un successo inatteso quanto scomodo. «Credo che i promotori si siano trovati un po’ spiazzati». E, sostiene Binaghi, sarebbero loro ad aver iniziato: «Chi ha alzato il tono è stato per primo l’ex sindaco Giudici, a lui è subentrato il Mattino, e poi la tensione è salita».

«Abbiamo cercato di rispondere coi mezzi che ci erano dati. Ci siamo trovati di fronte a una potenza economica capace di occupare paginate intere di giornali con le croci svizzere. I membri del comitato si sono autotassati, abbiamo chiesto sostegno ad alcune associazioni e abbiamo fatto quello che, da docenti, sappiamo fare: scrivere, ragionare, argomentare».

L’email di Guerra, però è stata resa pubblica di contrari. «Se questo è alzare i toni, forse siamo troppo ingenui. Forse ci scandalizziamo per qualcosa che si è sempre fatto. Abbiamo riflettuto prima di renderla pubblica, ma ci è sembrata piuttosto grave», conclude Binaghi. L’email di Guerra nemmeno Siccardi se l’aspettava, che senza esprimere un giudizio ci dice: «Inopinatamente se n’è uscito con questa richiesta d’aiuto a due religiosi, l’ha tirata fuori lui dal cappello, a me non sarebbe mai venuta in mente».

Ma quante risorse hanno messo in campo i due schieramenti? Lo abbiamo chiesto loro. Dobbiamo specificare che, purtroppo, non siamo in grado di verificare se le cifre fornite siano veritiere. Lo schieramento del Sì ci spiega di aver speso 40-50mila franchi per il lancio dell’iniziativa (raccolta firme, etc), mentre in campagna sarebbero stati spesi 15-20mila franchi. I contrari durante la campagna, invece, avrebbero investito sui 15mila franchi.

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COMMENTI
 

Zico 6 anni fa su tio
Un complotto talmente intricato che lo scrittore Dan Brown ed il regista Ron Haward hanno pensato di girare "codice Da Vinci 2 la lettera di Guerra"

sedelin 6 anni fa su tio
il dibattito é tristemente improntato sulle solite scaramucce e accuse-controaccuse di pessimo livello: destra-sinistra, lega-socialisti, "casta" docenti- siccardi &co., ecc ecc. e i blogger non stanno indietro. ci si dimentica di un paio di cose: -l'insegnamento della CIVICA ESISTE GIÀ, ed é parte integrante del programma di storia dal quale non si può prescindere. I favorevoli all'iniziativa vadano a controllare per bene nei programmi emanati dal cantone e chiedano conferma a chi insegna storia. - i destinatari dell'iniziativa sono gli ALLIEVI futuri cittadini; se dovesse passare il sì i poveri ragazzi saranno penalizzati a vita con conseguenze disastrose per la politica svizzera!

Nicklugano 6 anni fa su tio
Soldi, Hacker, accordi segreti... ci manca solo l'ISIS. Che buffonate !

Dioneus 6 anni fa su tio
Siccardi, non dica (altre) amenità. 1) Tutti i docenti che io conosco, compreso il sottoscritto,riguardano e modificano, anche pesantemente, il proprio programma tra anno e anno e anche quelli più "tradizionalisti" lo dovranno comunque fare data l'implementazione di Harmos. Sarebbe ora che Siccardi la smettesse di offendere. 2) Ci sono paesi con ben più "capre", a livello di conoscenze di civica, che non hanno perso la possibilità e l'abitudine a votare. Pensare poi che quanto si apprende in civica tra gli 11 ed i 15 anni sia determinante per esprimere appieno i propri poteri civici è una boutade. Resto allibito

Gus 6 anni fa su tio
Ai leghisti piace farsi passare per vittime, mentre mi sembra che Siccardi voglia il "pensiero unico"

MIM 6 anni fa su tio
Sempre più convinto di votare SI. Vede sempre più in difficoltà i NO che tentano di sviare il tema in votazione su altri discorsi. Soldi, chiesa, fra un po' parleranno di terremoti, tsunami e fine del mondo. E' sufficiente votare SI e vedrete la loro democratica reazione.

Meridiana 6 anni fa su tio
Scusate ma mi sembra di vivere nella Repubblica delle BANANE ! La CIVICA è fondamentale, solamente che a certi "professorini..." non garba, il perché trova le radici nell'appartenenza POLITICA nonché lnelle origini ...... Gli interessi non sono quelli della preparazione degi giovani SVIZZERI ma ben altro !

vulpus 6 anni fa su tio
Oltre alla civica necessaria ai cittadini , che nonostante quello che se ne affermi, in troppi ne sono a digiuno, questa votazione, se accettata dal popolo, sembrebbe dare fastidio a una certa cerchia: vorrebbe dire che il popolo ha ancora la forza di ribellarsi a certe strategie di incanalmento che vorrebbero che tutti i cittadini accettasero il verbo senza proferira critica. I politicanti 8 e non i politici9 questo lo detestano perchè viene messo in dubbio il loro ( non ) lavoro.

rojo22 6 anni fa su tio
Non capisco che cosa ci sia di strano. Ognuno dice la sua, a voce o per posta e tira l'acqua al suo mulino. Dov'è la notizia?
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