Replica all'inserzione apparsa sui quotidiani contro il Vicepresidente del PPD che, in merito all'iniziativa popolare sulla Civica, è stato tacciato di essere un "bugiardo"
BELLINZONA - All'inserzione di Alberto Siccardi (primo firmatario dell'iniziativa popolare sulla Civica) apparsa ieri sui quotidiani e nella quale veniva criticata la buona fede del Vicepresidente del Partito Popolare Democratico Giorgio Fonio, arriva la pronta replica dello stesso PPD. La colpa di Fonio, secondo Siccardi, sarebbe quella aver tradito la promessa di appoggiare l'iniziativa popolare sulla Civica proferendo il falso in concomitanza del Comitato Cantonale PPD. Comitato che poi ha espresso il suo parere sull'argomento in questione.
La replica del PPD - «Per Siccardi - scrive i Popolari Democratici - non ci sarebbe stato alcun impegno a ritirare l'Iniziativa, qualora il Gran Consiglio avesse approvato le modifiche alla Legge sulla scuola. Per chi è minimamente pratico sia di civica sia di storia politica del nostro Paese, sa esattamente che se un Parlamento adotta un testo condiviso pure dagli iniziativisti, l'Iniziativa – per logica – viene ritirata».
«La scelta di non ritirare l’Iniziativa - prosegue la nota - , come alcuni membri del comitato promotore hanno sconsigliato e come in passato è sempre stato fatto quando un testo può contare sul sostegno di TUTTE le parti, mette ora seriamente a rischio l’importante lavoro fatto dalla Commissione
e gli intenti stessi dell'Iniziativa».
«Il compromesso ora in discussione - spiega il PPD - è stato approvato all’unanimità da tutte le forze politiche, le quali hanno condiviso il lavoro durato ben quattro anni. Il ritiro dell'Iniziativa avrebbe permesso l'introduzione sistematica della civica nelle scuole ticinesi, senza tutta questa pantomima».
Quindi viene difesa la posizione di Fonio: «Oggi chi accusa gli altri di "voltamarsina" e "uregettaria", attaccando le scelte democratiche dei comitati cantonali dei partiti, dovrebbe iniziare a guardare in casa propria e al proprio trascorso politico. Civica e democrazia, come le intendiamo sia noi sia il Devoto-Oli, non contemplano repentini e continui cambi di casacca secondo l'occorrenza, bensì la condivisione democratica delle opinioni e l'accettazione del volere della maggioranza. Non ci sembra inoltre un grande insegnamento civico nei confronti dei giovani, pagare delle costose inserzioni per denigrare le persone che si sono impegnate con serietà e responsabilità, dopo anni e anni di immobilismo, per trovare una soluzione consensuale e accettabile da tutti. Se il 24 settembre il popolo ticinese dovesse democraticamente bocciare la proposta del Gran Consiglio, le responsabilità saranno esclusivamente del signor Siccardi e del suo comitato promotore, i quali non potranno fare altro che leccarsi le ferite».