Il Consiglio di Stato ha risposto all’interrogazione di Giorgio Fonio sulla famiglia curdo-siriana Gemmo
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ticinese ha risposto all’interrogazione del granconsigliere Giorgio Fonio (PPD) e cofirmatari dal titolo “Autorità ticinesi, teniamo unita questa famiglia”, che sollecitava l’intervento del Governo per tener unita la famiglia Gemmo. Ne dà notizia “laRegione” di oggi.
I due figli appena maggiorenni - ricordiamo - rischiavano di essere strappati ai genitori poiché, secondo gli Accordi di Dublino, lo statuto di rifugiato è valido solo laddove avviene la prima registrazione (nel caso dei due figli in Grecia, e probabilmente a loro insaputa). Il Cantone aveva in seguito sospeso l’allontanamento in attesa di una risposta dalle Segreteria di Stato per la migrazione (SEM).
Ora però lo stesso Cantone rischia una sanzione, in quanto come si legge sulla risposta all’atto parlamentare «i Cantoni che non adempiono i loro obblighi di allontanamento fondati su una decisione di diniego dell’asilo da parte della SEM possono incorrere in sanzioni da parte di quest’ultima». Ora si attende solo la decisione del Tribunale federale amministrativo (Taf), incaricato di evadere il ricorso della famiglia curdo-siriana.