Un documento interno del Plr vodese vuole smontare le ambizioni ticinesi: «Le donne e i vodesi sono sottorappresentati in Consiglio federale»
LOSANNA - Se qualcuno pensava che al Ticino avrebbero regalato il seggio in Consiglio federale occupato sinora da Didier Burkhalter, si è sbagliato. La prova? Un dossier redatto dalla sezione vodese del Plr, svelato ieri dal quotidiano romando 24 heures e che tio.ch/20 minuti ha potuto visionare. Questa l'estrema sintesi del documento: le donne sono fortemente sottorappresentate in Consiglio federale, il Canton Vaud è sottorappresentato, il Ticino è «fortemente sovrarappresentato». Il documento a uso interno è stato redatto per offrire argomenti ai candidati e ai portavoce romandi di fronte alle accuse di voler contrastare le ambizioni ticinesi e dimostrare che, semmai un cantone abbia qualcosa da pretendere, questo sia proprio Vaud.
La questione femminile - Gli statistici del Plr vodese hanno scelto due momenti storici per valutare il funzionamento della formula magica: il 1971, ossia l’anno in cui le donne hanno ottenuto il diritto di voto, e il 1986, elezione dell’ultimo ticinese a Berna, Flavio Cotti. Le donne sono il 50% della popolazione svizzera, dal 1971 hanno rappresentato solo il 17% dei ministri, dal 1986 il 24%.
«Ben rappresentato» - Il Ticino, invece, dal 1971 ha avuto il 4,6% dei consiglieri federali e il 5,6% dal 1986. Insomma, in entrambi gli scenari più della sua quota di popolazione, il 4,3%. Ecco quindi il commento degli stesori: «Benché sia il momento di eleggere un ticinese al Consiglio federale, in particolare perché le minoranze devono essere ben rappresentate per far valere le loro particolarità, le statistiche dimostrano che non ve n’è l’urgenza».
«I deficit di rappresentazione vodese» - Il cantone romando è ben più popoloso del Ticino, con i suoi quasi 750mila abitanti rappresenta il 9,5% della popolazione elvetica. Di consiglieri federali, però, ne ha avuti il 6% dal 1971 e il 7,9% dal 1986. Ecco quindi su cosa si basano le rivendicazioni del Plr cantonale: «Avere due consiglieri federali vodesi non pone problemi di sovrarappresentazione del Canton Vaud, perché ciò deve compensare il deficit di rappresentazione degli ultimi decenni».
Sovrarappresentati quanto Berna - La stoccata al Ticino arriva nel terzo grafico contenuto nel dossier, in cui è calcolata la percentuale di sovrarappresentazione. Il Ticino, con un eccesso di ministri rispetto alla popolazione del 29% dal 1986, è quasi al pari di Berna che si fissa al 30% (e che attualmente ha due concittadini in Consiglio federale). I due cantoni sono descritti come «fortemente sovrarappresentati». Vaud, invece, secondo questi parametri è sottorappresentato del 37%. Medesimo discorso per le donne, sottorappresentate del 52% dal 1986.