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SVIZZERA / CANTONEOra o mai più? Fenomenologia di un ticinese a Berna

23.07.17 - 20:03
Perché molti chiedono una donna? Perché “ora o mai più”? È vero che i ticinesi votano compatti? Se Cassis fallisse quale sarebbe la prossima occasione?
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Ora o mai più? Fenomenologia di un ticinese a Berna
Perché molti chiedono una donna? Perché “ora o mai più”? È vero che i ticinesi votano compatti? Se Cassis fallisse quale sarebbe la prossima occasione?

BERNA/BELLINZONA - Chi più chi meno, tutti sono d’accordo nel dire che il sistema politico svizzero sia funzionale, è decisamente più difficile trovarlo avvincente: un intreccio alla House of Cards è inimmaginabile alle nostre latitudini. Quest’estate però siamo fortunati: l’elezione di un consigliere federale è quanto di più imprevedibile e machiavellico possa offrire la politica rossocrociata.

La notte più lunga - Fragili equilibri e vagonate di pretese culminano nella cosiddetta notte dei lunghi coltelli, dove tra ristoranti e alberghi della Berna federale si scolpisce nelle menti dei deputati il futuro della nazione. Il prossimo 19 settembre toccherà a Ignazio Cassis non chiudere occhio.

Ticinesi amici? - Un classico della volata ticinese, è quello della “deputazione compatta”. C’è chi lo farà a gran voce e chi lo farà a malincuore, ma è usanza che ci si mostri tutti uniti dietro al candidato sudalpino. Poi lo sospettano tutti che questa sia la più abusata delle fake news: se Cassis verrà eletto, un’intera generazione (o forse più) di politici ticinesi dovrà scordarsi qualunque ambizione di governo. E nel segreto dell’urna del campanilismo non s’odono i rintocchi.

Se non ora, quando? - Ma questa volta è un po’ diverso, lo dicono tutti: c’è l’allineamento cosmico perfetto per il Ticino. Perché? Perché si è liberato un posto liberale e il nostro cantone ha un liberale forte. Perché si è liberato un posto latino e siamo latini. E, soprattutto, perché non siamo rappresentati in Consiglio federale da 18 anni e se non andiamo a Berna nel 2017, per un bel po’ non ci andiamo più. Se Ignazio Cassis (o un altro ticinese) non ce la facesse, non serve un veggente per scorgere stelle infami all’orizzonte.

Latini tutti nuovi - Se Burkhalter sarà sostituito da un romando (in questi giorni si sono resi disponibili anche la consigliera di Stato Jacqueline de Quattro e il consigliere agli Stati Olivier Français, entrambi vodesi), per i ticinesi la festa sarebbe finita per 5 o 6 anni almeno. Guy Parmelin è entrato in carica nel 2016, Alain Berset, nel 2012. Cinquantottenne il primo, 45enne il secondo, anche la pensione è là da venire. Insomma, dopo quest’occasione, per un po’ toccherà agli svizzero tedeschi rivendicare.

Il problema Leuthard - Ma ciò di cui più si parla è la questione femminile, ancora venerdì Le Matin ha riservato tre pagine alle candidate Plr romande. Perché? Semplice, Doris Leuthard è in carica da 11 anni e presto lascerà anche lei, probabilmente già nel dicembre 2019 (quando saranno rieletti tutti i ministri). Rimarrebbe solo Simonetta Sommaruga. Ecco perché molti sostengono che presentando una donna il Plrt avrebbe blindato il seggio ticinese.

Lotta germanofona - Infatti nei prossimi anni tutti i seggi in ballo sono nella quota svizzero tedesca. La maggioranza dei deputati e senatori svizzero tedeschi sono uomini (123 su 175). Una donna eletta a settembre garantirebbe a ciascuno di loro di mantenere intatte le proprie chance per un posto in Consiglio federale. Siamo sicuri che non tutti siano così cinici, ma anche queste cose pesano. Soprattutto perché oltre a liberarsi un posto Ppd, presto toccherà anche a Plr e Udc. Per anzianità, sia anagrafica che di servizio, i prossimi a dire addio saranno probilimente: Ueli Maurer ha 67 anni ed è in carica da 8; Johann Schneider-Ammann ne ha 65 ed è in governo da 7.

Simonetta Sommaruga - Nonostante coetanea del dimissionario Burkhalter, 57 anni, Simonetta Sommaruga non sembra invece pronta a lasciare Berna. Se si ripresentasse nel 2019, potrebbe lasciare nel 2023 a 63 anni. Ma, anche in caso di sorprese, il suo non sembra essere un seggio disponibile per ambizioni ticinesi. Il treno socialista per Berna, il Ticino lo ha perso 5 anni fa. Non se ne parlerà fino al post Berset. Così come in campo Udc non se ne parlerà fino a dopo Parmelin.

Composizione del Consiglio federale:

Doris Leuthard (54 anni), in carica dal 2006, Canton Argovia, germanofona, Ppd
Ueli Maurer (66), in carica dal 2009, Canton Zurigo, germanofono, Udc
Didier Burkhalter (57), in carica dal 2009, Canton Neuchâtel, francofono, Plr
Johann Schneider-Ammann (65), in carica dal 2010, Canton Berna, Plr
Simonetta Sommaruga (57), in carica dal 2010, Canton Berna, Ps
Alain Berset (45), in carica dal 2012, Canton Friburgo, francofono, Ps
Guy Parmelin (57), in carica dal 2016, Canton Vaud, francofono, UDC

 

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