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BERNACassis resta favorito nella corsa al Consiglio federale

23.07.17 - 15:57
Nonostante le candidature di Jacqueline de Quattro e Olivier Français, il ticinese è «praticamente eletto» secondo la stampa domenicale
Keystone
Cassis resta favorito nella corsa al Consiglio federale
Nonostante le candidature di Jacqueline de Quattro e Olivier Français, il ticinese è «praticamente eletto» secondo la stampa domenicale

BERNA - La successione del consigliere federale Didier Burkhalter la fa da padrone sulle pagine dei domenicali d’oltre Gottardo. E nonostante la concorrenza romanda, Ignazio Cassis parte favorito nella corsa al Consiglio federale, ha dichiarato il presidente del PPD Gerhard Pfister.

«Il candidato ticinese ha praticamente vinto» sottolinea il consigliere nazionale in un’intervista con i giornali svizzero tedeschi Zentralschweiz am Sonntag e Ostschweiz am Sonntag, durante la quale ha anche ricordato che Cassis dovrà resistere agli attacchi della stampa.

Intervistato da Le Matin Dimanche su questo aspetto, Cassis ha dichiarato: «Lascio che la gente dica quello che vuole, senza reagire alle provocazioni». D’altronde non avrebbe altra scelta, constata lo stesso candidato, visto che la sezione cantonale del PLR ha deciso, contro la sua opinione, di annunciare molto presto la sua candidatura.  

Ignazio Cassis difende inoltre, senza sorpresa, una presenza italofona tra i consiglieri federali, aggiungendo: «Credo che la questione del genere sia secondaria. Sia nel mondo della politica, come in quello dell’economia, se fossi una donna mi offenderei se venissi eletta in base al mio sesso. Preferirei essere eletto per il mio valore, la capacità intellettuale e l’esperienza».

È vero che a Sud della Alpi c'è un malessere diffuso, ammette Cassis, ma «la maggior parte dei ticinesi si alza il mattino, va a lavorare, non urla, non si lamenta e fa la ricchezza di questo bel cantone». La situazione si è deteriorata quando, a causa della crisi economica, molti italiani sono giunti in Ticino per far fortuna. «Questo ha creato una frattura sociale molto forte, accompagnata dall'impressione di essere abbandonati da Berna».

A suo avviso sempre più persone vorrebbero smetterla con questi lamenti e cambiare questa mentalità difensiva. L'elezione di un consigliere federale ticinese «è l'occasione di riportare il cantone nella famiglia svizzera. Di impedire che si distanzi, che si senta escluso», ha aggiunto Cassis.

Se il 20 settembre il candidato ticinese dovesse essere eletto, si augura di «dare una direzione alla nostra politica».

Il senatore vodese del PLR Olivier Français alla domanda della RTS se non fosse meglio lasciare al Ticino la carica di consigliere federale, ha risposto che «secondo le statistiche il Canton Vaud è in deficit, a livello di quote, rispetto al Canton Ticino, Berna e Zurigo».

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