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Il progetto avviato dal Consiglio federale per regolamentare i medici autorizzati a fatturare a carico della Lamal piace al Dipartimento della sanità e della socialità
BELLINZONA - Solo pochi anni fa, durante 18 mesi senza una moratoria sugli studi medici, in Ticino era esploso il numero dei professionisti autorizzati a fatturare alle casse malati: + 28%. Per questo ieri il Consiglio federale ha annunciato di essere pronto a portare avanti il progetto di una regolamentazione definitiva. La moratoria, introdotta d'urgenza nel 2016, infatti scadrà il 30 giugno del 2019 con il rischio di lasciare scoperto questo settore. In particolare saranno più rigide le condizioni per ricevere l'autorizzazione: servirà la giusta esperienza, conoscenza del sistema sanitario svizzero e anche della lingua. In questo settore, inoltre, anche i Cantoni avranno maggiore autonomia decisionale.
Una scelta che piace al Dipartimento della sanità e della socialità che, in una nota odierna, spiega di prendere «atto con soddisfazione del progetto per regolamentare l’autorizzazione dei medici a esercitare a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie». Le misure previste dalla Confederazione «rappresentano una possibile soluzione duratura e concreta per la gestione delle autorizzazioni dei medici al termine della moratoria attualmente in vigore».
L'auspicio del Dss è che «la discussione da parte delle Camere porti ad un'attuazione tecnica in tempi ragionevoli, considerata l'importanza di dare ai Cantoni le nuove competenze in tempi tali da evitare nuovi buchi al termine dell'attuale moratoria».
