Il Governo aderisce a quanto proposto da Pelin Kandemir Bordoli e Ivo Durisch. Ora toccherà al Gran Consiglio esprimersi
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha accolto l’iniziativa parlamentare presentata il 23 gennaio 2017 dai deputati Pelin Kandemir Bordoli e Ivo Durisch che propone la modifica della legge sugli assegni di famiglia per quanto riguarda il periodo di attesa per il diritto agli assegni familiari integrativi (AFI) e agli assegni familiari di prima infanzia (API).
Il Governo ha licenziato il rapporto che aderisce a quanto proposto dall’iniziativa: si condivide quindi che il periodo di residenza in Ticino per percepire gli assegni familiari sia di 3 anni per i cittadini svizzeri e di 5 anni per i cittadini stranieri.
I cittadini stranieri devono essere stati domiciliati in Ticino, ai sensi del diritto civile, nei 5 anni precedenti alla richiesta agli assegni familiari di complemento; ciò, anche per motivi di sicurezza giuridica, in considerazione della recente sentenza del Tribunale federale, che ha ritenuto conforme al principio di proporzionalità la condizione legale di un periodo di 5 anni per gli stranieri e di 3 anni per i cittadini svizzeri per poter accedere al diritto dell’AFI e dell’API.
Se anche il Gran Consiglio aderirà all’iniziativa parlamentare, l’entrata in vigore della modifica è prevista per il 2018.