Duro attacco dell’ATAC nei confronti del progetto Ticino 2020 e delle aggregazioni. E infine una stoccata anche alla Città di Lugano
PARADISO - Il progetto Ticino 2020, le aggregazioni tra Comuni e, più in generale, lo stesso Cantone. Sono diversi i bersagli “colpiti” dall’Associazione Ticinese per l’Autonomia dei Comuni (ATAC) nel rapporto di comitato presentato in assemblea a Paradiso.
Al centro delle critiche è finito in particolare il «deficitario» progetto di riforma Ticino 2020, fonte di grande «malcontento tra i cittadini». La riforma, se attuata, conferirebbe alle votazioni «un aspetto unicamente consultivo, privando i cittadini della loro possibilità di decidere», sottolinea l’ATAC, che auspica il fallimento del progetto.
«Combattere l'arroganza cantonale» - Nella discussione, l’Associazione ha mostrato il pugno duro anche in materia di aggregazioni, ree di «banalizzare la partecipazione della popolazione e appiattire l’intero processo politico», sottolineando come «il Cantone cerchi in tutti i modi di far morire i Comuni con continui balzelli e una burocrazia soffocante che rende prigioniero il cittadino».
Un’ultima stoccata infine l’ATAC, spendendo parole di lode per l’ottima situazione finanziaria di Paradiso, l’ha riservata alla Città di Lugano e al «tentativo miseramente fallito di sovvertire l’esito delle elezioni comunali».