Secondo il settimanale, «il Consiglio di Stato cantonale è oggi quasi un’antitesi del Consiglio federale»
CANTONE/BERNA - Ticino ultimo baluardo elvetico contro l'Ue: così viene descritto il cantone sudalpino nel numero odierno della Weltwoche, che mette in relazione quelli che vengono definiti i «pellegrinaggi» della Berna federale a Bruxelles con la politica delle «dosate provocazioni» portata avanti a Bellinzona.
L'articolo intitolato "L'ultima fortezza" - curato dal corrispondente a Palazzo federale Hubert Mooser, specialista di rapporti Svizzera-Ue - ripercorre gli ultimi attriti intercorsi nei rapporti fra Ticino e Italia.
Dal "teatro" fatto da Roma in merito alle chiusure notturne dei valichi, passando per la preferenza alle ditte svizzere nelle commesse pubbliche, i ristorni, il casellario giudiziale e la crisi dei migranti.
«Il Consiglio di Stato ticinese è oggi quasi un'antitesi del Consiglio federale», scrive il settimanale diretto dal consigliere nazionale Roger Köppel (UDC/ZH). «Qui la presidente della Confederazione Doris Leuthard, che fa comunella con i tecnocrati dell'Ue, di là Norman Gobbi, che bistratta l'Italia davanti a tutti».