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CANTONEEcco le 12 misure per la riforma fiscale proposte da AreaLiberale

17.02.17 - 11:33
Paolo Pamini e Sergio Morisoli hanno presentato oggi l'iniziativa parlamentare elaborata al Consiglio di Stato
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Ecco le 12 misure per la riforma fiscale proposte da AreaLiberale
Paolo Pamini e Sergio Morisoli hanno presentato oggi l'iniziativa parlamentare elaborata al Consiglio di Stato

BELLINZONA - Oggi, a meno di una settimana dal voto popolare federale che il 12 febbraio ha respinto la Riforma dell’imposizione delle imprese III, AreaLiberale ha presentato un pacchetto di 12 misure di riforma fiscale «a sostegno di contribuenti persone fisiche e giuridiche ticinesi».

AreaLiberale, «che ha tra i suoi obiettivi la difesa incondizionata dei contribuenti ticinesi», ritiene che dopo più di 15 anni senza riforme fiscali ticinesi sia urgente procedere con concrete misure a favore di varie categorie di contribuenti.

«Abbiamo scelto la forma dell’iniziativa parlamentare elaborata per dare al Consiglio di Stato, alla Commissione tributaria e al plenum del Gran Consiglio una base concreta sulla quale lavorare» fanno sapere i granconsiglieri Paolo Pamini e Sergio Morisoli. 

Le misure - «Il pacchetto fiscale mira a proteggere i proprietari di casa dove il valore locativo rappresenta più del 30% delle entrate liquide», per esempio coppie anziane che vivono senza debiti in casa propria, ricevono solo l’AVS e non riescono a far fronte ad una tassazione esagerata.

Limitazione della tassazione della sostanza - Similmente, per questo genere di contribuenti la tassazione della sostanza può essere limitata, in particolare quando l’imposta sulla sostanza supera un quinto di quanto la stessa sostanza genera.

«Questa misura sgrava pure gli imprenditori che intendono lasciare gli utili a disposizione della propria società e che oggi sono obbligati a versarsi un dividendo solo per pagare l’imposta sulla sostanza, che diventa confiscatoria e che sottrare risorse all’impresa».

Trattamento privilegiato per l’imposta federale diretta - Per sostenere gli artigiani ed i liberi professionisti che terminano la loro attività lucrativa e sono spesso chiamati a pagare enormi imposte sul reddito, Area Liberale propone di applicare anche in Ticino il trattamento privilegiato già previsto per l’imposta federale diretta.

«Per rendere attrattivo il Ticino verso i grandi contribuenti, proponiamo di limitare al 13% la tassazione massima dei redditi delle persone fisiche, che oggi può superare il 15%. Le deduzioni sociali andrebbero inoltre garantite solo ai residenti in Svizzera, che fanno fronte ad un maggiore costo della vita».

Uscita dai privilegi fiscali - Poiché i cittadini ticinesi hanno sostenuto la Riforma dell’imposizione delle imprese III ed in Ticino le società a statuto speciale rappresentano quasi l’8% del PIL cantonale, Area Liberale ha studiato un meccanismo di uscita dai privilegi fiscali che permette alle società un carico fiscale ridotto anche oltre 10 anni pur contribuendo al Cantone ogni anno e importi maggiori di quanto facciano oggi.

«Riteniamo che in questo modo si possano mantenere in Ticino importantissime realtà dall’alto potenziale, come i negoziatori di materie prime oppure le società del polo della moda».

Legge tributaria - Propongono anche di fissare nel testo di legge la modalità di calcolo del capitale proprio occulto applicando la prassi pubblicata dall’Amministrazione federale delle contribuzioni.

«Desideriamo creare certezza giuridica e chiarezza nella pianificazione finanziaria del Cantone e dei contribuenti fissando nella Legge tributaria un abbassamento progressivo dell’aliquota sull’utile dall’attuale 9% al 5% sull’arco di 8 anni (ossia dal 2018 al 2025)».

Area Liberale vuole inserire nella Legge tributaria una precisazione in merito alle ristrutturazioni che permette a chi lo desidera di evitare ripetute iscrizioni nel Registro fondiario o nel Registro di commercio, senza per questo alterare il trattamento fiscale dell’operazione.

«Come già fanno ben 12 Cantoni da quasi dieci anni, proponiamo di sgravare le aziende computando l’imposta sull’utile nell’imposta sul capitale, che diventerebbe così una sorta di imposta minima.

Diritto di reclamo - Da ultimo, promuovono la certezza giuridica nell’imposizione delle persone fisiche commerciali e delle persone giuridiche dando loro il diritto di reclamare contro una tassazione anche se il reddito o l’utile imponibile è pari a zero; «pensiamo in particolare a dispute sull’ammontare delle perdite riportate anche se in un determinato anno non si debbano pagare imposte».

Secomdo Area Liberale l’impatto finanziario della riforma è moderato. «Le misure che lasciano più risorse nelle tasche dei contribuenti rispetto ad oggi (come la riduzione delle aliquote dell’imposta sull’utile) sono dilazionate su lunghi periodi temporali».

In fatto di aliquote sul reddito o sull’utile Area Liberale non si scosta da proposte passate «come l’iniziativa elaborata di Christian Vitta e cofirmatari tutt’ora ferma nei cassetti di Bellinzona».

La riforma riprende molte proposte formulate da altre persone ed atti «alle quali riconosciamo esplicitamente la paternità». Altre proposte (come la tutela contro il valore locativo o il freno all’imposta sulla sostanza) sono invece riprese tali e quali dalle leggi tributarie di altri Cantoni (per es. Grigioni o Berna), e altre ancora dalle circolari dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (per es. in materia di ristrutturazioni e di capitale proprio occulto).

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