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CANTONEPetizione anti-LIA, arriva la risposta: «Affermazioni fuorvianti e 150 franchi di iscrizione»

30.01.17 - 12:33
La direttrice della Commissione di vigilanza LIA Cristina Bordoli Poggi ribatte alla raccolta di firme avviata da Rete Ticino per abrogare l’albo delle imprese
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Petizione anti-LIA, arriva la risposta: «Affermazioni fuorvianti e 150 franchi di iscrizione»
La direttrice della Commissione di vigilanza LIA Cristina Bordoli Poggi ribatte alla raccolta di firme avviata da Rete Ticino per abrogare l’albo delle imprese

BELLINZONA - Cristina Bordoli Poggi, direttrice della Commissione di vigilanza LIA, ha deciso di non stare a guardare. Di fronte alla petizione per l’abrogazione della LIA lanciata dall’associazione Rete Ticino ha deciso di rispondere, in particolare per ribattere a quelle che definisce «affermazioni in parte errate, fuorvianti, e che non prendono in considerazione gli obiettivi generali della LIA». Bordoli Poggi  non si lascia sfuggire l’occasione per punzecchiare Rete Ticino anche su uno dei cardini della vicenda, quello finanziario. Nel comunicato stampa diramato oggi, infatti, sottolinea come l’associazione promotrice «chiede per l’affiliazione una tassa di 150 franchi».

Diplomi esteri - «Alle imprese estere è illegale chiedere i diplomi», accusano i contrari all’albo. Bordoli Poggi risponde elencando i requisiti di ammissione, che richiedono un attestato federale seguito da 3 anni di esperienza, oppure 5 anni di esperienza in svizzera o una verifica tecnica. Questo vale per «tutti i richiedenti attivi sul territorio cantonale nei settori professionali assoggettati alla LIA, indipendentemente dalla sede dell’impresa», scrive.

Ditte svizzero tedesche - «Le ditte svizzere tedesche non pagano la tassa», sostiene la petizione. La legge «prevede la possibilità di non prelevare la tassa di iscrizione solo a determinate condizioni, ossia se la ditta richiedente l’iscrizione all’Albo LIA è già iscritta a un dispositivo simile nel suo cantone d’origine e ha già dovuto pagare una tassa per tale iscrizione», risponde l’Albo degli artigiani. Insomma, le ditte svizzero tedesche non devono pagare l’iscrizione se l’hanno già pagata nel loro cantone.

Cantiere fermato di recente - «Chi fa lavorare i non iscritti non è multabile», è un’altra contestazione. In questo caso la risposta arriva con un esempio: «Sottolineiamo che la Commissione di vigilanza ha la possibilità di ordinare il fermo lavori sul cantiere (dispositivo già peraltro applicato recentemente)», si legge nel comunicato. In un caso come questo il committente «deve chiarire la propria posizione e se del caso mettersi in regola per ottenere la revoca del fermo lavori».

Costo burocratico - Infine si parla proprio di soldi. Cristina Bordoli Poggi ricorda come il costo di iscrizione all’albo sia stato ridotto da 2mila a 600 franchi. «Siamo profondamente convinti che la LIA potrà esplicare gli effetti auspicati e raggiungere gli obiettivi solo se le viene concesso tempo sufficiente per la sua completa implementazione. Una volta superata la fase della prima iscrizione, è importante poter condurre la fase della vigilanza, avere sul terreno gli ispettori per i controlli sui cantieri, coordinare gli interventi con gli altri enti preposti, per moltiplicare gli sforzi e gli effetti nella lotta agli abusi e agli episodi di malaedilizia che hanno purtroppo segnato il recente passato nel nostro cantone».


 

 

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COMMENTI
 

Donatofiorella 7 anni fa su tio
VERGOGNOSO veramente VERGOGNOSO, siamo arrivati al punto di tartassare gli artigiani inventando la legge LIA e nel frattempo le ditte Italiane continuano ad entrare e a fare i loro comodi, mentre l'artigiano Ticinese fa fatica ad arrivare a fine mese, Caro Zali e Cara Bordoli cercate di aprire gli occhi!!! e cercate di svegliarvi che è ora!!! Par piasé.....

OVIRAPTOR 7 anni fa su tio
il dipartimento del territorio ne sta inventando di tutti i colori.. LIA/Posteggi.. e chi più ne ha più ne metta..l'importante è inventare tasse che all'apparenza dovrebbero difendere l'autoctono, invece tutto l'opposto..e nüm a pagum...non sarebbe il caso di scambiare i consiglieri di stato leghisti nei due dipartimenti?? Il legislatore alla dip. Giustizia e polizia e il panzer al territorio..tanto non penso riesca a fare più danni del zali..Ah dimenticavo.. chiaro che a diversi avevano promesso un posto in cantone e quale miglior modo per crearlo se non inventarsi la famosa LIA??Ispettori preposti al controllo su tutto il territorio a 120000 franchi l'anno e tutto l'apparato burocratico dietro..e chi paga?? Poi almeno servisse a qualcosa.. ma serve ad un fico secco se non a spremere gli artigiani e le ditte che già fanno i salti mortali per arrivare a fine mese..(della serie "pagare per lavorare ") le direttive attuali sono più che sufficienti a salvaguardare le aziende..è il cantone che deve togliersi la paglia dal sedere e magari effettuare qualche controllo in più sui pendolari del lavoro in nero provenienti da oltre confine che lavorano a prezzi stracciati per le nostre latitudini ma che da loro sono oro..sveglia Zali salta giü dal persic...

marde 7 anni fa su tio
è normale che si difende gli hanno appena creato il posto ........, " fo di ball la LIA"

navy 7 anni fa su tio
Chi ben inizia è a metà dell'opera......... Noi, in Ticino, siamo specializzati in cerotti su gambe in cancrena............. LIA.....ma per favore! Fastidi ai lavoratori residenti che resistono ancora e pagliativi per quelli dell'altra parte che, anche con 1'500.- franchi al mese, hanno fatto BINGO! L - Legge I - Italiani A - alè Loro dimagriscono. Noi moriamo.

Cleofe 7 anni fa su tio
cara Signora Bordoli ect. si toglie il sasso dalla scarpa affermando "l'associazione anti - Lia che chiede per l’affiliazione una tassa di 150 franchi». mentre voi che avete chiesto per l'iscrizione all' Albo prima 2000 franchi, poi siete scesi a 1600.-... poi a 600.- avete fatto cosa giusta ? poi la scadenza era a settembre... poi a ottobre... le aziende Ticinesi, quelle serie, sono gia iscritte alle varie Commissioni Paritetiche, e le pagano ! le aziende Ticinesi, quelle serie, pagano i contributi e gli oneri sociali e son li da vedere ! le aziende Ticinesi, quelle serie, applicano gia i vari CCL ! e per tutti questi organi, ci sono già i controlli ! ma par piasè....

Lore62 7 anni fa su tio
Risposta a Cleofe
...è semplicemente un altro "pizzo" legalizzato per poter lavorare ed essere "protetti"... XD Che pena

ugobos 7 anni fa su tio
chi paga i ricorsi contro le leggi illegali? dovrebbero farli pagare a chi sbaglia volutamente.

poverella 7 anni fa su tio
A questo punto conviene spostare il domicilio della ditta in un altro Cantone!

Equalizer 7 anni fa su tio
Il Ticino sempre più come la DDR, dove andremo a finire?

elvicity 7 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
andremo a finire .. a morire per appunto

elvicity 7 anni fa su tio
OH Signor ... guarda giù e fa un po' d'ordine in tutti questi casini

aquila bianca 7 anni fa su tio
Risposta a elvicity
La mé mam, quando là nà podeva pü... La diseva; signur garda giù tì, perché se a guardi sù mì, a fò un macell.... ;-))))) Mi sa che se esiste; è diventato minimo minimo cieco e strabico.... ;o) Ciao buona serata ;-)

Equalizer 7 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
L'era mia: perché se vardi su a ta vedi i mudand?

aquila bianca 7 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
;-))))))))))))))))))) Fortissima... ;o) .... ma no pora.... con 5 figli, e i primi 4 in 6 anni, a volte non ne poteva più..... Comunque mi hai incuriosita..... Porterà i boxer o gli slip... ?? ..... mi preferisi i boxer attillati... ;o) Buona serata, ciao... ;-)))

miba 7 anni fa su tio
minestrone alla ticinese

ugobos 7 anni fa su tio
allora alla comco capiscono niente. o qualcuno dice bugie.
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