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BELLINZONA«No al continuo smantellamento dell’Ospedale San Giovanni»

18.01.17 - 14:33
tipress
«No al continuo smantellamento dell’Ospedale San Giovanni»

BELLINZONA - Da oggi, con l'arrivo a tutti i fuochi di Bellinzona e dei comuni vicini, ha avuto inizio la raccolta di firme per la petizione "No al continuo smantellamento dell’Ospedale San Giovanni, No alla privatizzazione delle sale operatorie per il day hospital", promosso dall'MpS.

«La nuova pianificazione ospedaliera - sottolinea il Movimento per il Socialismo -, seppur sconfessata dal voto popolare, continua a fare danni. Essa ha infatti posto le basi per amputare l’ORBV di mandati fondamentali ed ha ridotto le sue capacità.

Negli scorsi giorni è stato annunciato che l’EOC è disposto a cedere ai privati la piccola chirurgia (ortopedica e oftalmologica) nell’ambito ambulatoriale (day hospital). «Si tratta di un’iniziativa un’azienda l’Alameda SA che intende installare a Bellinzona, in via Salvioni, due sale operatorie private. In altre parole: il pubblico è pronto a sostenere attivamente il successo dell’iniziativa privata!».

«Da anni - prosegue l'MpS - assistiamo ad un forte crescita della medicina ambulatoriale. Presso l’EOC dal 2010 al 2015 la medicina ambulatoriale è aumentata del 30% a fronte di un aumento del 18% nell’ambito stazionario. Questa svendita della medicina ambulatoriale al privato deve essere bloccata».

Per l'MpS, la Città di Bellinzona e tutta la regione di Bellinzona e Valli non possono accettare «questo nuovo atto di smantellamento del San Giovanni e che questo ospedale diventi sempre più piccolo di fronte ad una città che si definisce nuova e grande».

Da qui la raccolta firme per chiedere che le autorità comunali intervengano presso il consiglio di amministrazione dell’EOC e presso il Consiglio di Stato affinché si eviti la cessione al settore privato di attività ambulatoriali oggi eseguite presso il San Giovanni e affinché vengano rafforzati i servizi ambulatoriali presso il San Giovanni.

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