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GAMBAROGNOConsegnate 666 firme contro la tassa comunale sul sacco

02.12.16 - 15:30
Il movimento «Per Gambarogno» ha raccolto le sottoscrizioni necessarie alla riuscita del referendum in meno di un mese
foto: La voce del Gambarogno
Consegnate 666 firme contro la tassa comunale sul sacco
Il movimento «Per Gambarogno» ha raccolto le sottoscrizioni necessarie alla riuscita del referendum in meno di un mese

GAMBAROGNO - Si sta dimostrando animata la resistenza contro l'imposizione della tassa sul sacco. Il movimento «Per Gambarogno» è riuscito a raccogliere in meno di un mese le firme necessarie alla riuscita del referendum contro il regolamento rifiuti di Gambarogno. Ben 666 le persone che hanno sottoscritto, ben oltre le 511 richieste.

Le firme sono state consegnate al vice sindaco Eros Nessi e alla segretaria Katiuscia Albertoni da parte di tre promotori del referendum: il granconsigliere Cleto Ferrari, e i cittadini Marzio Balestra e Giovanni Belossi.

Come riferisce il movimento in una nota, «l’operazione non è stata facile».

Come osserva «Per Gambarogno», «il fatto che il Consiglio Comunale abbia adottato il 17 ottobre il regolamento rifiuti, tre settimane prima di quello adottato poi dal Gran Consiglio l’8 novembre ha generato confusione. Ulteriore confusione è avvenuta a seguito del lancio del referendum contro il regolamento cantonale».

Infatti, sempre secondo il movimento gambarognese, «il sibillino comunicato stampa piuttosto confuso del Municipio a referendum in corso e il seguente invio a tutti i fuochi ha generato altra confusione e diffidenza».

Secondo «Per Gambarogno», le autorità devono fare in modo che si ponga un freno all'aumento della vita in Ticino. Con il nuovo regolamento comunale, «Non potremo più coprire una parte dei costi dei rifiuti con le imposte come previsto dalla giurisprudenza. Avremo più tasse e dovremo comunque pagare le stesse imposte. Chiediamo pertanto che sia mantenuta la possibilità di copertura con imposte nella misura del 30% dei costi dei rifiuti a carico del comune, come avviene già attualmente».

Inoltre si osserverebbe un buon tasso di riciclaggio tra i cittadini ed una tassa sul sacco troppo esosa  arrischia di generare un effetto anche contrario all’ambiente». «Con i soldi dei contribuenti - si legge - è già stato costruito e pagato un inceneritore sicuro, all’avanguardia della tecnologia e quindi preferiamo che i rifiuti arrivino li che in altri canali come fanghi di depurazione, caminetti, boschi o altro che non sono luoghi appropriati. Una parte del lavoro di riciclaggio da noi fatto confluisce poi ugualmente all’inceneritore. La tassa sul sacco deve essere perciò ancora più bassa!»

Le richieste

    • Chiediamo che i nostri cittadini domiciliati siano esonerati dal pagamento della tassa base per le residenze secondarie situate ai monti e chiediamo maggiore equità nella determinazione della tassa base.
    • Chiediamo che il Municipio si impegni nell’interesse dei cittadini a promuovere la verifica e il controllo dell’adeguatezza delle tariffe applicate dalle ditte di raccolta di rifiuti e dalle ditte di smaltimento delle raccolte separate.
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