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BELLINZONANuova Bellinzona, le elezioni il prossimo 2 aprile

17.11.16 - 16:00
Con oltre 42mila abitanti, la capitale ticinese diventerà l'undicesima città svizzera. L'Atac: «Decisione del Tribunale federale sconcertante»
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Nella foto al centro il sindaco di Sementina Riccardo Calastri, il sindaco di Bellinzona Maria Branda e il sindaco di Giubiasco Andrea Bersani, accompagnati da alcuni sindaci dei comuni che partecipano all'aggregazione.
Nella foto al centro il sindaco di Sementina Riccardo Calastri, il sindaco di Bellinzona Maria Branda e il sindaco di Giubiasco Andrea Bersani, accompagnati da alcuni sindaci dei comuni che partecipano all'aggregazione.
Nuova Bellinzona, le elezioni il prossimo 2 aprile
Con oltre 42mila abitanti, la capitale ticinese diventerà l'undicesima città svizzera. L'Atac: «Decisione del Tribunale federale sconcertante»

BELLINZONA - Il 2 aprile 2017, orizzonte temporale fissato sin dall'inizio dei lavori preparatori, condotti sotto la supervisione della Direzione politica dei 13 sindaci dei Comuni che confluiranno nel progetto di aggregazione, accoglierà ufficialmente i natali della Nuova Bellinzona.

Durante la storica giornata, avranno infatti luogo le prime elezioni del nuovo Comune che, con oltre 42mila abitanti, diventerà l'undicesima Città della Svizzera per popolazione.

La sentenza - Questa mattina, il Tribunale federale ha respinto il ricorso nei confronti del progetto aggregativo. Una decisione accolta con grande soddisfazione dal Dipartimento delle istituzioni, dal PPD e dal PS.

Ovviamente diverso invece il parere dell'Associazione ticinese per l'autonomia dei Comuni (ATAC), che in un nota diramata nel pomeriggio ha espresso il proprio disappunto nei confronti della sentenza del Tribunale federale, criticandone le tempistiche e sollevando dubbi in merito a «indebite pressioni politiche». L’ATAC comunica di avere «preso atto con sconcerto della decisione del Tribunale Federale di respingere il ricorso di 81cittadini contro l’aggregazione di 13 Comuni del Bellinzonese».

«A sconcertare - si legge nella nota - non è la decisione in sé - anche perché a questo stadio non ne possono ancora essere conosciute le motivazioni - quanto la tempistica adottata dal Tribunale, che risulta corrispondere in tutto e per tutto con la tempistica che da almeno un mese era stata prevista con assoluta certezza da più voci di politici e sindaci della regione. Ciò fa supporre, evidentemente, che il Tribunale federale abbia subito delle indebite pressioni politiche e che dallo stesso siano uscite informazioni protette dalla discrezione d’ufficio. Non è la prima volta che succede: basti pensare che alcuni anni fa l’ATAC aveva già avuto modo di sporgere una denuncia contro ignoti per questo modo di agire che mette in cattiva luce l’operato dell’Alta Corte di Losanna. L’ATAC ritiene che sarebbe bello se venisse fatta luce, attraverso un’adeguata inchiesta, sull’accaduto che alimenta perplessità e dubbi sul funzionamento corretto della democrazia e della divisione dei poteri politici e giudiziari. L’ATAC è dispiaciuta per il fatto che i Bellinzonesi non potranno decidere autonomamente su un progetto aggregativo diverso da quello proposto; comunque ha fatto tutto il possibile per aiutare i cittadini che auspicavano una soluzione democratica in linea con i valori costituzionali.»

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