La Lega di Lugano, anzi «il villaggio gallico sulle rive del Ceresio», si oppone alla nuova tassa sul sacco dei rifiuti cantonale
LUGANO - La Lega di Lugano appoggerà il referendum contro la tassa sul sacco dei rifiuti cantonale. Lo annuncia oggi il capogruppo Boris Bignasca, che esprime la contrarietà dei leghisti luganesi ad accettare «una nuova tassa per un servizio che i cittadini già pagano con le imposte e che rappresenterebbe un aggravio netto di circa 9 milioni di franchi».
Secondo le stime riferite dalla Lega cittadina, per le famiglie questa tassa si tradurrà in un «aggravio di circa 200 franchi per ogni economia domestica che il Municipio, a quanto sembra al momento, non intende compensare con una corrispettiva diminuzione del moltiplicatore».
Secondo i leghisti locali questo provvedimento, tra l'altro partorito dal Dipartimento del ministro leghista Claudio Zali, andrebbe «a colpire ancora una volta il ceto medio ticinese, già molto colpito dalla crisi economica».
«Per queste ragioni - tenuto conto del già alto livello di sensibilità ambientale della stragrande maggioranza dei cittadini di Lugano che volontariamente e senza imposizioni già oggi gestiscono i rifiuti in maniera intelligente - il gruppo della LEGA di Lugano appoggerà il referendum contro questa nuova tassa».