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LOCARNOPALoc 3, destinazione Bellinzona

06.11.16 - 10:07
I delegati della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia approvano misure e i finanziamenti previsti nel Programma d’agglomerato di terza generazione
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PALoc 3, destinazione Bellinzona
I delegati della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia approvano misure e i finanziamenti previsti nel Programma d’agglomerato di terza generazione

LOCARNO - L’incarto finale del Programma d’agglomerato per il Locarnese e Valli di terza generazione (PALoc3) verrà trasmesso al Dipartimento del territorio nel corso di questo mese di novembre. Il plenum dei delegati della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT, presieduta dal vicesindaco di Locarno Paolo Caroni) ha infatti approvato all’unanimità dei presenti, nella seduta dello scorso giovedì 27 ottobre, il documento elaborato dalla Direzione di progetto (capo progetto l’ingegner Mauro Rezzonico) con le diverse misure previste e i relativi finanziamenti. Il Consiglio di Stato entro fine dicembre dovrà quindi ratificare il PALoc3 e trasmetterlo ai competenti uffici federali chiamati ad esprimersi sulle misure previste e, soprattutto, a fissare i cofinanziamenti che la Confederazione garantirà peri diversi interventi programmati. Le decisioni di Berna dovrebbero poter giungere entro la fine del 2018.

Come noto, il Programma d’agglomerato permetterà di disegnare l’agglomerato Locarnese del dopo 2019 (gli interventi del PALoc 3 sono previsti fra il 2019 e il 2022) realizzando una serie di misure che andranno in particolare a favore del paesaggio, degli insediamenti e della mobilità (trasporto pubblico e privato). Per quest’ultime – le sole cofinanziabili da Berna – sono previsti investimenti prioritari che sfiorano il 64 milioni di franchi, mentre per le opere di seconda priorità si valuta una spesa di circa 32 milioni di franchi. Complessivamente, quindi, un centinaio di milioni di franchi a carico di Comuni e Cantone che potrebbero beneficiare di sussidi federali pari al 40% (una quarantina di milioni) della spesa totale, se dovesse essere confermata la stessa percentuale del PALoc 2. Il rimanente risulterebbe invece a carico di Cantone e Comuni con delle suddivisioni che variano a seconda della tipologia della misura da realizzare.

Si conclude un lavoro durato anni - «Con l’approvazione unanime dei delegati della CIT – osserva il suo presidente Paolo Caroni – si conclude un lavoro che ha richiesto diversi anni per la messa a punto di questo importante documento tecnico-pianificatorio. Il Programma d’agglomerato permette una visione d’assieme sovracomunale che consente di individuare una serie di misure e interventi molto importanti per lo sviluppo futuro, e soprattutto coordinato nonché armonico, dell’intero agglomerato Locarnese. L’approvazione unanime raccolta in seno ai delegati CIT è motivo di soddisfazione non solo per me, ma per tutta la Direzione di progetto che ha saputo anche rispettare in modo rigoroso la tempistica prevista nell’allestimento del PALoc3 che prossimamente verrà trasmesso a Berna».

Oltre all'approvazione delle proposte contenute nel PALoc3 da parte dei Delegati della CIT, i Municipi dei diversi Comuni coinvolti hanno formalmente sottoscritto l’impegno a realizzare nei propri comprensori gli interventi programmati. Proprio in tal senso, su richiesta della Confederazione, i Municipi sono stati chiamati a firmare una specifica dichiarazione con la quale s'impegnano a mettere in atto quanto necessario per realizzare le misure del Programma d’agglomerato e ciò anche nel caso in cui non dovesse esservi, per determinati interventi previsti, un cofinanziamento da parte della Confederazione. 

Questo impegno formale da parte dei Comuni a realizzare le misure nei termini e tempi stabiliti è determinante in quanto la mancata esecuzione di un intervento previsto e approvato da Berna andrebbe ad incidere sulla globalità del cofinanziamento federale. In altre parole, ciò determinerebbe una sorta di penalità che va a toccare tutti i Comuni coinvolti nei futuri PALoc e non solo quello in cui si registra la mancata esecuzione. In buona sostanza, quindi, vale la regola «tutti per uno, uno per tutti».

PALoc2, cantieri al via - Nel frattempo, con il 2017 andranno in cantiere opere previste nel PALoc 2 (circa 40 di milioni gli investimenti programmati per le misure di fascia prioritaria). Inevitabilmente, a tali realizzazioni si collegano anche diverse delle misure inserite nel PALoc 3, documento che in parte riprende e in parte approfondisce e sviluppa quanto già previsto nell’incarto di seconda generazione. È ad esempio il caso della Stazione FFS di Locarno-Muralto dove alle misure già previste dal PALoc 2 per la riqualifica dell’area (riorganizzazione strutturale generale, sottopasso pedonale, ecc.) si aggiungono quelle del PALoc 3 che porteranno (a partire dal 2019) alla messa a punto del nodo intermodale del trasporto pubblico in funzione anche dell’apertura di AlpTransit e della galleria di base del Ceneri. Sempre in ambito di misure di mobilità in priorità A il PALoc 3 prevede poi, fra i numerosi interventi, il potenziamento di varie linee del trasporto pubblico (linee urbane ed extraurbane), la sistemazione o la realizzazione a nuovo di significativi percorsi ciclabili, la riqualifica di assi urbani (in primis Via Locarno a Losone), nonché la riorganizzazione della viabilità in particolare a Solduno e del nodo di trasporto pubblico a Ponte Brolla.

 

 

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