BELLINZONA - Matteo Quadranti (PLR) ha inoltrato qualche giorno fa un’interrogazione al Consiglio di Stato in merito alle cure e all’assistenza delle persone anziane.
Contesto - Le cure e l’assistenza delle persone anziane e bisognose a domicilio sono regolate dalla Legge anziani (Lanz) e dalla Legge sulle cure e assistenza a domicilio (LACD). Gli attori che operano su questo fronte e che vengono considerati dalle leggi citate sono: i parenti della persona interessata, gli operatori sociosanitari indipendenti, i Servizi di Assistenza e Cura a Domicilio (SACD) di interesse pubblico e i SACD privati, i Servizi di appoggio.
La supervisione e il controllo di questi attori è effettuato dal Cantone tramite l’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio (UACD) e la vigilanza sul piano sanitario dall’Ufficio del Medico Cantonale (UMC).
Il Cantone sostiene i vari attori con dei contributi secondo le leggi e i regolamenti citati in precedenza.
Le prestazioni sanitarie possono essere coperte dalle Assicurazioni malattia secondo le regole della LAMal e le relative convenzioni con gli erogatori di prestazioni.
Le richieste in questo settore sono in continuo aumento, ed è strettamente correlato con l’incremento della parte di popolazione anziana rispetto alla popolazione totale.
I fatti - Secondo quanto riportato nell’interrogazione, «sembrerebbe che dal 2011 alla Procura Pubblica e al Cantone (UMC e UACD), siano pervenute segnalazioni e denunce da diverse parti e segnatamente in merito all’operato di un SACD di diritto privato operante nel Sottoceneri», riguardanti fatturazioni maggiorate alle Casse Malati e all’utente, istigazione del personale a comportamenti riprovevoli dal profilo sessuale, ecc.
«A quanto sembra queste segnalazioni hanno portato all’avvio di un procedimento penale nei confronti della titolare del SACD privato la cui istruttoria è iniziata nel 2011 ma che ha avuto un impulso soltanto nel 2015 che ha portato all’inizio del 2016 ad effettuare delle perquisizioni e degli interrogatori per varie ipotesi di reato.
Il procedimento sarebbe tuttora in corso e sembra incontrare diverse difficoltà sia sul piano tecnico degli accertamenti che su quello della collaborazione tra i vari attori, tra i quali vi sarebbe anche una ARP – Autorità di protezione» scrive Quadranti.
Domande - Fatte queste premesse, viene chiesto al Consiglio di Stato se è vero che i Servizi cantonali preposti alla vigilanza hanno segnalato nel 2013 al Ministero Pubblico quanto indicato sopra, e se a seguito di tale segnalazioni i Servizi cantonali hanno preso le necessarie misure a riguardo dal SACD. Inoltre viene chiesto se la magistratura abbia avviato un procedimento, e se sì da quando, e quali sono i reati oggetto dell’inchiesta.
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