Il vice presidente del PS, Fabrizio Sirica: «Il milionario Gabriele Pinoja assume frontalieri"
LUGANO - Il vice presidente del PS, Fabrizio Sirica, torna alla carica e dopo aver evidenziato come l'UDC con "Prima i nostri" voglia «illuderci di essere interessata ai lavoratori e preoccupata per il dumping salariale» portando alla luce il caso di Alberto Siccardi, patron della Medacta, «che assume ingegneri laureati al Politecnico a 4'000 franchi al mese», torna alla carica - dicevamo - per attaccare l'iniziativa "Prima i nostri" rea di fare solo gli interessi elettorali dell'UDC, dei panori, e non darebbe invece nessuna soluzione ai lavoratori.
Insomma una vera e propria «contraddizione» per Fabrizio Sirica, che questa volta punta il dito contro il primo firmatario dell'iniziativa, Gabriele Pinoja, ex presidente dell'UDC Ticino. «Il milionario Pinoja, oltre ad avere un'agenzia di brokeraggio e un'immobiliare, è nella direzione della “Silo & Beton Melezza SA”, una ditta che si occupa di scavi e trasporti nel settore edile. Fino al 2011 la ditta era sottoposta al contratto collettivo di lavoro, che permetteva ai dipendenti di avere buone condizioni quadro, stipulate dalle parti sociali. Ma dal 2011 la ditta è riuscita ad estromettersi dall’applicazione del contratto collettivo. Non male per chi firma iniziative che presumono di combattere il dumping e promuovere l’occupazione interna».
Verrebbe dunque da pensare che la “Silo & Melezza SA” avrebbe assunto solo lavoratori residenti. «Sbagliato - ci tiene subito a precisare Fabrizio Sirica - La stragrande maggioranza dei suoi lavoratori sono frontalieri. Un fatto, questo, che di per sé non costituisce un reato, ma che pone un serio problema quando colui che siede in direzione, ovvero Gabriele Pinoja, si fa anche promotore di un’iniziativa come “Prima i nostri” che nella pratica non applica. Questo significa ingannare la popolazione facendole pensare che il nemico sia il frontaliere, quando la responsabilità è delle ditte come quella in cui siede Gabriele Pinoja, oppure come la Medacta di Siccardi, che li assumono. Per loro non cambierà nulla».
«L’UDC non ha ancora speso una parola per spiegare perché, nonostante si professi in difesa dei lavoratori, continua ad opporsi alle misure di accompagnamento – volute dalla sinistra a tutela del mercato del lavoro – perché l’UDC si oppone all’inasprimento delle multe agli imprenditori disonesti e a tutto quel che migliora realmente le condizioni dei lavoratori».
Una situazione che ha portato Sirica a ritenere che “Prima i nostri” sia un’iniziativa «declamatoria dalla scarsissima portata pratica, come riferito nella perizia giuridica del professore Giovanni Biaggini, uno dei migliori esperti svizzeri di diritto pubblico», invitando dunque ad affossare sia l'iniziativa sia il controprogetto, e votare invece sì all’altra iniziativa “Basta con il dumping”, che permetterebbe «di aumentare il numero di ispettori e controllare le ditte responsabili del deterioramento del mercato del lavoro ticinese».