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CANTONE«La Svizzera funga da ponte tra i Paesi emergenti e l'Occidente»

08.09.16 - 06:44
La delegazione del Partito Comunista, di ritorno dall'Asia, stilla un bilancio del viaggio in Corea del Nord, Laos e Cina
«La Svizzera funga da ponte tra i Paesi emergenti e l'Occidente»
La delegazione del Partito Comunista, di ritorno dall'Asia, stilla un bilancio del viaggio in Corea del Nord, Laos e Cina

BELLINZONA - Una delegazione del Partito Comunista composta dal segretario politico e deputato al granconsiglio Massimiliano Ay e dal vicesegretario politico e consigliere comunale di Giubiasco Alessandro Lucchini, responsabile economia del PC, ha fatto ritorno dall'Asia, dove erano previsti incontri di vertice con i partiti comunisti al governo a Vientiane (Repubblica Popolare Democratica del Laos), Pyongyang (Repubblica Popolare Democratica di Corea) e Pechino (Repubblica Popolare Cinese).

Con un comunicato odierno, Il Partito Comunista racconta il proprio viaggio in Asia e stilla i primi bilanci.  «Il vicepresidente del Laos, in un incontro privato, ha ribadito i danni causati al paese (e non solo al Vietnam) dalla guerra imperialista statunitense. Da parte sua il ministro della pianificazione economica e dell’investimento ha invece chiesto al Partito Comunista di contribuire al rafforzamento delle relazioni con la Svizzera affinché gli investitori svizzeri nella regione del Mekong possano avvicinarsi anche al Laos».

In precedenza la delegazione aveva fatto tappa in Corea, dove si è svolta una riunione a Pyongyang con il vicepresidente del locale Partito del Lavoro nonché ex-ministro degli esteri coreano Ri Su Yong. «I colloqui sono avvenuti anche sul fronte turistico e soprattutto agricolo: uno dei problemi che vive infatti la Repubblica Popolare Democratica di Corea, oltre all’embargo commerciale, è la poca superficie coltivabile del proprio territorio. Il nostro Partito sostiene la necessità che agronomi coreani e svizzeri - al di là delle idee politiche - possano incontrarsi per scambiarsi esperienze e know-how, così da garantire il diritto all’alimentazione a tutti i popoli del mondo. La nostra delegazione ha fatto visita anche alle piantagioni di Ginseng nella città di Kaesong e ha visitato il confine che divide la penisola coreana e dove prestano servizio anche ufficiali svizzeri».

La discussione con le varie controparti asiatiche si è concentrata soprattutto sulle relazioni politiche fra i partiti, sui progetti di cooperazione allo sviluppo e su ipotesi di nuovi scambi economici che potrebbero sussistere fra tali paesi e la Svizzera. «Coerentemente con l'impostazione strategica del nostro Partito di sostenere l'idea di un mondo multipolare in cui la Confederazione funga da ponte fra i paesi emergenti e il mondo occidentale. Progetti in ambito culturale sono stati anche presi in considerazione, soprattutto in ambito cinematografico e studentesco».

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COMMENTI
 

volabas 7 anni fa su tio
talmente insignificanti che almeno non faranno danni

vulpus 7 anni fa su tio
Fanno ridere anche i sassi. Si improvvisano diplomatici e magari si saranno anche presentati a nome della confederela. Ma non hanno di meglio da fare qui in Ticino? A bellinzona stanno lottando per rientrare nei budget e i comunisti nostrani vanno a spasso. Sono passati i tempi dei Monetti ....

Güglielmo 7 anni fa su tio
L'imbesuito a destra sarà mica il comunistoide flinstons Ay !?

leopoldo 7 anni fa su tio
chi a pagato il viaggio? tra un po avremo asilanti anche da li?
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