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BELLINZONA - Qualche giorno fa il Consiglio di Stato ha deciso di annullare il regolamento sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti di Lugano perché «disattende in maniera manifesta i dettami del diritto federale e cantonale e come tale non merita tutela».
Leggendo attentamente la decisione del Consiglio di Stato, secondo OKKIO (l’Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti) si evince che a disattendere i dettami del diritto federale e cantonale non è solo la proposta riguardante l’iniqua tassa sul sacco, ma anche la proposta relativa alla tassa base. Secondo il Consiglio di Stato la tassa base dovrebbe essere più articolata, ad esempio per quel che riguarda il numero di locali dell’abitazione e delle persone.
«Ma lo stesso Consiglio di Stato propone per la tassa sul sacco cantonale una tassa base uguale per tutte le economie domestiche» si legge sul comunicato stampa dell’Osservatorio.
Fatto il punto della situazione, OKKIO denuncia la situazione illegale della proposta cantonale: «Se il regolamento di Lugano, che prevedeva almeno una minima discriminazione della tassa di base non è conforme, a rigore di logica la proposta di “tassa cantonale” non prevedendone alcuna, disattende in maniera ancora più manifesta il diritto superiore».
La Commissione della legislazione, ha preparato un rapporto con il quale invita il parlamento «ad approvare l’articolo 18a così come proposto dal Governo, non rispettando i principi di causalità, di equivalenza, della copertura dei costi e di trasparenza chiaramente definiti nelle “direttive federali per il finanziamento conforme al principio di causalità”».
Secondo OKKIO adottando così com’è l’articolo 18a «si aprirebbero le porte ai prevedibili ricorsi inoltrati dai cittadini che contesteranno la bolletta perché non rispettosa dei loro diritti».
L’osservatorio propone di seguire il modello di Losone che tiene conto del numero di abitanti per le economie domestiche e dei posti di lavoro delle attività artigianali/commerciali.
