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Il presidente della Regione Lombardia si riferisce ai voti personali ricevuti a Varese, inferiori rispetto a quelli di altri candidati
VARESE - «Nella Lega non c'è mai stata la corsa alle preferenze: chi prende troppe preferenze non viene visto bene perché non sta facendo quello che la Lega gli chiede, portare voti al partito e non a se stesso». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, riferendosi al numero di preferenze ottenute a Varese, dove è capolista della Lega Nord, inferiore rispetto a quello di altri candidati.
Maroni ha ottenuto 328 preferenze. «Nella Lega è vietato fare campagne personali - ha sottolineato a margine della festa dei carabinieri a Varese, - non facciamo campagna elettorale per noi ma per il movimento e quindi va benissimo così».
A Varese Paolo Orrigoni, candidato del centrodestra, con il 47,10% delle preferenze si dovrà scontrare con Davide Galimberti (41,96%) a cui nei giorni scorsi è venuto a dare la volata finale il premier Matteo Renzi. In città il primo partito risulta essere il Pd con 24,29% seguito dalla Lega Nord con il 16,24 e Forza Italia (11,15%).
