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CANTONE / SVIZZERAPLR Svizzero: «Sì al modello ticinese»

16.03.16 - 16:07
Il PLR punta a mantenere gli Accordi bilaterali, rispettando la volontà popolare
PLR Svizzero: «Sì al modello ticinese»
Il PLR punta a mantenere gli Accordi bilaterali, rispettando la volontà popolare

BELLINZONA - Il PLR ticinese saluta positivamente la decisione del PLR nazionale di sostenere il modello presentato dal Canton Ticino. «Attraverso il ministro delle finanze e dell’economia Christian Vitta - scrive il PLRT in una nota odierna -, il nostro cantone ha proposto alla Berna federale, con spirito propositivo e costruttivo, una soluzione che rispetta la volontà popolare e che punta a salvare gli Accordi bilaterali, arrecando un certo sollievo al mercato del lavoro ticinese. Il PLR ticinese si attende ora un’apertura verso questa proposta anche da parte delle altre forze politiche».

Dopo una lunga discussione durata quasi tre ore, il PLR svizzero, rappresentato dal capogruppo ticinese Ignazio Cassis, ha espresso – in modo unanime – la volontà di sostenere la proposta ticinese. «Un segnale che sottolinea l’importante lavoro di sensibilizzazione portato avanti dal ministro ticinese Christian Vitta e dai suoi collaboratori. Il gruppo liberale radicale vuole salvare i Bilaterali, trovando una soluzione consensuale con l’UE e, allo stesso tempo, assecondare la volontà popolare dando seguito al voto del 9 febbraio 2014 per regolamentare l’immigrazione di massa - prosegue la nota -. Il PLR difende il modello ticinese e ritiene che un’applicazione di una clausola unilaterale dovrà essere presa in considerazione soltanto dopo un eventuale fallimento di tutte le altre proposte».

Contrariamente alla clausola di salvaguardia proposta dal Consiglio federale, il modello ticinese permette l’adozione di diversi tipi di misure temporanee e limitate nel tempo, rispettando il principio del federalismo. Il PLR sostiene così la soluzione “bottom up” che potrebbe permettere di dare una risposta a un problema prioritario in Svizzera: l’applicazione dell’articolo costituzionale 121a sull’immigrazione.

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