Cerca e trova immobili

CANTONEMinotti (UDC), «Del Don non è affidabile e non lo vogliamo»

09.03.16 - 17:36
Il consigliere comunale di Bellinzona spiega i motivi per cui ha presentato il ricorso contro la procedura di elezione della presidenza UDC avvenuta lo scorso 24 gennaio
Foto d'archivio (Tipress)
Minotti (UDC), «Del Don non è affidabile e non lo vogliamo»
Il consigliere comunale di Bellinzona spiega i motivi per cui ha presentato il ricorso contro la procedura di elezione della presidenza UDC avvenuta lo scorso 24 gennaio

BELLINZONA - «No, il mio non è stato un ricorso contro Piero Marchesi». Parola di Paolo Camillo Minotti. E' stato il consigliere comunale di Bellinzona ad aver presentato l'istanza alla Pretura di Lugano che chiede l'annullamento della procedura di elezione del presidente dell'UDC Ticino, Piero Marchesi. Lo scorso 24 gennaio il sindaco di Monteggio era stato eletto alla presidenza brillantemente, ottenendo ben 99 voti su 125.

«Io ho sostenuto Athos Ambrosini perché la ritengo una persona competente, ma era ovvio che Marchese avrebbe vinto. In tutti i casi il problema non è lui, ma Orlando Del Don», ha voluto precisare Minotti, che riapre così uno scontro interno all'UDC bellinzonese, che si trascina ormai da settimane. Eppure le dimissioni di Orlando Del Don risalgono al 13 febbraio. Lo psicoanalista non dovrebbe più rappresentare un problema per la Sezione distrettuale di Bellinzona e Valli. Ma il consigliere comunale UDC di Bellinzona, che teme un ritorno di scena dell'ex presidente UDC, non si fida: «A Del Don non crediamo, non è affidabile. Un giorno dice una cosa e il giorno dopo l'esatto contrario». E allora, per scongiurare ogni pericolo, Minotti è passato all'azione: «Prima di presentare l'istanza abbiamo chiesto garanzie a Piero Marchesi che Del Don non sarebbe più stato vicepresidente dell'UDC. Visto che prima di marzo non ci sarebbe stata una decisione, abbiamo deciso di rivolgerci al Pretore il 23 febbraio, l'ultimo giorno utile prima della scadenza dei 30 giorni».

Ma quel 24 gennaio cos'è successo? «Abbiamo riscontrato delle irregolarità. Non era chiaro chi aveva il diritto di voto e vi era una disorganizzazione generale. Poi è stata rilevata la presenza di una ventina di certificati di aderenti UDC mai visti, attestati dal dottor Del Don che si dichiara presidente della sezione UDC di Bellinzona che non esiste», ha risposto Minotti, che ha concluso: «Hanno votato anche avversari politici, come il gran consigliere Giancarlo Seitz della Lega. Ma lui è un UDC? Quest'anno vi era un sistema di autocertificazione in cui il votante doveva dichiarare di essere tesserato UDC, di avere pagato la quota sociale e di essere stato certificato da un presidente distrettuale. Ma come facciamo ad essere certi della regolarità del voto se la sezione UDC di Bellinzona non esiste?».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vulpus 8 anni fa su tio
Che democrazia.......

Tiger 8 anni fa su tio
Il partito più litigioso in assoluto, in Ticino.

elvetico 8 anni fa su tio
Se l'UDC ticinese continua con questo trend finisce in un fagotto !

madras 8 anni fa su tio
Roba da circo Knie !!

bm51 8 anni fa su tio
Non lo vogliamo? L'erba voglio non è mai cresciuta nemmeno nel giardino del re.
NOTIZIE PIÙ LETTE