Il presidente Udc Piero Marchesi commenta la bocciatura dell’iniziativa Udc: «Gli oppositori erano tanti, noi eravamo soli»
BELLINZONA - In casa Udc si respira una certa delusione dopo la bocciatura dell’iniziativa per l’attuazione. A Sud delle Alpi, però, il risultato è stato diverso. «In Ticino possiamo sicuramente essere soddisfatti», commenta il presidente Udc Piero Marchesi. «Il risultato è chiaro, per i ticinesi la questione dell’espulsione dei criminali stranieri è un tema che bisogna affrontare».
Eravamo soli - La mobilitazione comune di tutti gli schieramenti contro l’attuazione ha pesato. «Gli oppositori erano tanti, noi eravamo soli, la legge dei numeri s’è fatta sentire», spiega Marchesi, il quale accetta comunque il risultato delle urne. «La volontà del popolo è stata espressa in modo chiaro e bisogna darne atto».
Un osservatorio sfortunato - Come capitò il 9 febbraio 2014, anche oggi il Ticino ha premiato decisamente sopra la media la proposta Udc. «Penso che la Svizzera dovrebbe guardare al Ticino come un osservatorio speciale. Spesso i problemi si vedono prima in Ticino, a Nord delle Alpi arrivano con qualche mese o anno di ritardo». Marchesi, invece, non crede che la concomitanza con il referendum sul raddoppio abbia pesato, distraendo i ticinesi. «Ho visto molti dibattiti, molte prese di posizione da parte di politici, ma anche magistrati, avvocati, docenti. Anche se fosse stato l’unico oggetto in votazione, non sarebbe cambiato nulla».
Slancio per le comunali - Da domani, poi, c’è poco da rilassarsi. Per la politica ticinese si entra, senza più distrazioni nella campagna per le comunali. Piero Marchesi in prima persona dovrà vedersi riconfermato alla guida di Monteggio. «È chiaro che la politica federale, quella cantonale e quella comunale sono molto diverse. Ma l’Udc promuove iniziative che sono care alla popolazione. Spero che il popolo ci dia la possibilità di dare anche a livello comunale un’impostazione in linea con quella dell’Udc nazionale. Soprattutto nell’ambito della sicurezza, dove i comuni hanno delle responsabilità importanti».