Dieci deputati di Bellinzona chiedono informazioni sulla collaborazione fra Cantone e Comuni
BELLINZONA - «Sarebbe questa la tanto decantata collaborazione fra Cantone e Comuni riguardo a Via Tatti?» Inizia così l'interrogazione firmata da Giorgio Galusero, Bixio Caprara, Mauro Minotti, Graziano Crugnola, Lelia Guscio, Sergio Morisoli, Fabio Käppeli, Fabio Battaglioni, Pelin Kandemir Bordoli ed Henrik Bang.
I dieci parlamentari bellinzonesi fanno notare come ultimamente si siano osservate sempre più decisioni di mancata approvazione di modifiche pianificatorie comunali da parte del Consiglio di Stato. «La più clamorosa - si legge nell'interrogazione - e che per certi versi più ci preoccupa, pensando anche allo sviluppo che i progetti ad essa legati potrebbero dare al nuovo Comune in via di aggregazione – è quella del 23 dicembre 2015 di non approvazione della variante di piano regolatore del comparto di via Tatti a Bellinzona.
«Clamorosa perché è seguita ad un iter durato più di dieci anni, con un lavoro in collaborazione fra Comune e Cantone, conclusosi, per ora, con la non approvazione da parte del Governo cantonale».
I dieci parlamentari rilevano che «oggigiorno una modifica del piano regolatore comunale presuppone l’allestimento di vari studi pianificatori tra cui spiccano per importanza quelli di natura urbanistica, uno o più esami preliminari da parte del Dipartimento del territorio, il licenziamento di un messaggio municipale, la discussione e la decisione del Consiglio comunale, con possibilità di referendum popolare con relativa votazione e, infine ancora, la decisione (di approvazione o meno) del Governo cantonale».
Per questi motivi i parlamentari pongono al Consiglio di Stato le seguenti domande.