BELLINZONA - Un'iniziativa parlamentare generica, presentata da Gianmaria Frapolli (Lega dei Ticinesi) e da Alessandra Gianella (Verdi del Ticino), per la maggioranza della commissione delle Petizioni e dei Ricorsi, chiede di inserire nella legge un corso obbligatorio per ottenere la cittadinanza svizzera.
L’obiettivo di questa iniziativa interpartitica è di sensibilizzare chi richiede la naturalizzazione agli usi e costumi svizzeri. "Questa iniziativa non vuole aumentare i compiti dello Stato perché il corso dovrà essere completamente a carico del richiedente".
I deputati sostengono che "i requisiti che un aspirante al passaporto svizzero deve possedere non possono essere valutati sulla base di un semplice test a crocette, occorre invece agire a più ampio raggio. La nostra proposta si allinea perfettamente alle disposizioni federali vigenti e alla giurisprudenza attuale. Non è da intendersi alla stregua di un inasprimento delle regole, bensì come uno strumento aggiuntivo, che favorisca l'integrazione nel rispetto dei nostri valori e delle nostre tradizioni, punto cardine per lo sviluppo e la coesione culturale di un territorio. Senza la conoscenza della cultura locale non si potrà certamente costruire un futuro fatto d'integrazione e di rispetto reciproco".