Il classe 1993 ha preso il posto di Fabio Käppeli
LUGANO - Alessandro Spano è il nuovo Presidente dei Giovani Liberali Radicali Ticinesi. Lo ha deciso l'Assemblea che si è riunita sabato 31 ottobre presso la sala del Consiglio comunale di Lugano.
Spano succede a Fabio Käppeli, neo eletto in Gran Consiglio. Alessandro Spano (già vice presidente di GLRT dal 2013 e candidato al Gran Consiglio alle recenti elezioni cantonali) è studente di diritto presso l’Università di Friborgo ed è attivo nel movimento giovanile dal 2009. In sala erano presenti, fra gli altri, il Consigliere agli Stati uscente Fabio Abate pronto per il ballottaggio del 15 novembre e i deputati al Gran Consiglio Gianella, Käppeli e Pini.
Il cambio di Presidenza si inserisce nella tradizionale rotazione di questa carica tra i vice presidenti (uno per distretto). Fabio Käppeli ritornerà pertanto a fungere da vice-presidente di GLRT.
L’Assemblea poi ha eletto Stefano Cassina - studente liceale di Lugano classe 1997 - come nuovo Segretario, e Niccolò Bordogna - impiegato di banca e Consigliere comunale a Mendrisio classe 1994 - come vice presidente. Riconfermate dall’Assemblea anche le altre cariche dell’Ufficio presidenziale: Matthias Bizzarro (vice presidente per il distretto di Lugano), Nick Meili (webmaster), Andrea Brazzola (logistica) e Sascha Mauro (cassiere). Sinue Bernasconi (vice presidente per il distretto di Mendrisio) e Andrea Scotti (segretario) hanno invece dimissionato; l’assemblea e tutta GLRT li ringrazia per il lavoro svolto all’interno del movimento giovanile.
Durante l’assemblea sono stati inoltre presentati gli obiettivi per l’anno nuovo: i Giovani liberali radicali si impegneranno a concretizzare il proprio programma di legislatura "creando gruppi di lavoro per produrre atti parlamentari con l’obiettivo di risolvere i problemi del Canton Ticino. Con questo modo di far politica, i Giovani Liberali Radicali vogliono mettere l’accento sulle idee e non sulle persone. Scuola e lavoro, mobilità e amministrazione pubblica sono alcuni dei temi trattati in assemblea, oltre al Centro educativo chiuso per minorenni (CECM, tema caro al movimento giovanile)".