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CANTONE"Meno liberismo e meno precariato, soltanto così avremo meno paura"

22.10.15 - 17:12
Roberto Malacrida accetta la sfida del ballottaggio e propone la sua medicina: "E' giusto dare la possibilità ai ticinesi di avere un'alternativa alla destra"
"Meno liberismo e meno precariato, soltanto così avremo meno paura"
Roberto Malacrida accetta la sfida del ballottaggio e propone la sua medicina: "E' giusto dare la possibilità ai ticinesi di avere un'alternativa alla destra"

BELLINZONA - Roberto Malacrida ha una sola preoccupazione: "Portare avanti i valori che mi stanno più a cuore e difendere chi è meno fortunato di noi". Il medico bellinzonese si è messo a disposizione del suo partito, il Partito Socialista, per il ballottaggio del prossimo 15 novembre.

Secondo il municipale è giusto, nei confronti dei ticinesi, dare la possibilità di scegliere un'alternativa tra i tre candidati in corsa per due scranni al Consiglio degli Stati. Un trio ticinese, Lombardi-Abate-Ghiggia, che, secondo il Partito Socialista, appartiene alla destra filo-UDC", ossia quel schieramento politico - ha scritto oggi il PS - "che vuole tagliare gli investimenti per la formazione, la socialità e l'aiuto allo sviluppo, aumentare l'età di pensionamento, abbassare le pensioni e rallentare la svolta energetica".

A premiare l'UDC, come hanno confermato le analisi di voto in occasione di queste ultime elezioni federali, sono stati gli elettori appartenenti ai ceti medio-bassi. Come mai i più deboli hanno rivolto le loro speranze, ancora una volta, verso il partito di Toni Brunner e Christoph Blocher? "Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere", ci risponde Malacrida, ricordandoci che questa è una problematica antica, su cui la sinistra dibatte da tempo.

Il medico bellinzonese allora propone la sua medicina, a una società sempre più impaurita, diffidente, chiusa in se stessa. "Se ci fosse meno liberismo e più diritti, se ci fosse meno precariato, sono certo che riusciremmo a trovare soluzioni ragionevoli e a favore soprattutto dei più deboli, che oggi votano UDC. E per vincere dovremmo riuscire a togliere questo senso di insicurezza e paura che pervade soprattutto chi è precario, chi teme ogni giorno di perdere il posto di lavoro. Dovremmo dedicare le nostre forze a chi è più debole, come fa un medico con i propri pazienti. Per ogni paziente occorre tempo e capacità, in modo che arrivi all'intervento chirurgico senza troppa ansia e prenda così delle decisioni che non siano condizionate dalla paura. E così dovrebbe fare l'elettore. Se fosse lucido andrebbe a controllare da vicino cosa vuole e cosa ha fatto l'UDC a favore delle classi medio-basse. Soltanto così facendo questi ceti riuscirebbero a capire che, in fondo, le ricette di questo partito non funzionano per togliere l'angoscia del domani e del prossimo".



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