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CANTONEBellinzona e Lugano si danno la mano

04.05.15 - 21:17
LAC, offerta ospedaliera, ricerca, Alptransit, aggregazioni comunali. Le due città guardano al futuro insieme
Foto Ticinonline / Davide Rotondo
Bellinzona e Lugano si danno la mano
LAC, offerta ospedaliera, ricerca, Alptransit, aggregazioni comunali. Le due città guardano al futuro insieme

BELLINZONA - Cultura, offerta ospedaliera, collegamenti ferroviari. E chi l'ha detto che Lugano e Bellinzona devono farsi la guerra? L'incontro di lunedì dei rappresentanti dei municipi dei due comuni a Palazzo civico in piazza Nosetto non ha mancato di attirare l'attenzione mediatica cantonale, convocata dalle autorità comunali bellinzonesi. Vago il testo dell'invito: si parlava di un incontro "per discutere alcuni temi di comune interesse". I municipali luganesi, arrivati verso le 18 nel capoluogo cantonale, hanno avuto una riunione con i colleghi bellinzonesi a porte chiuse: poi l'incontro chiarificatore con la stampa.

Incontro dal quale è emerso l'interesse comune ad una collaborazione reciproca su grandi progetti che incideranno sul futuro assetto delle due città ticinesi.

Che i due comuni abbiano l'intenzione di collaborare su alcuni punti strategici lo ha chiaramente lasciato intendere il sindaco di Bellinzona, Mario Branda. "Era il giunto il momento di trovarci e riflettere insieme. Prossimamente il LAC sarà un polo artistico e abbiamo discusso insieme delle sinergie che potrebbero nascere. Abbiamo aperto un dialogo di collaborazione in tal senso".
"L'obiettivo è quello di farlo funzionare bene, in modo che tutto il Cantone possa sfruttarne i riverberi", ha aggiunto il sindaco di Lugano, Marco Borradori.

Un altro tema di discussione il grande capitolo delle fusioni comunali. Mentre a Lugano l'espansione comunale ha preso forma nel corso degli ultimi anni, nel Bellinzonese il progetto sta procedendo seguendo un iter di dialogo che è stato riconosciuto dalla giuria del Premio Democrazia Albert Oeri meritevole di menzione speciale "per il metodo di lavoro applicato, innovativo e trasparente".
In tutti i casi, come ha dichiarato il sindaco luganese, "i flussi finanziari sono le preoccupazioni delle due parti e abbiamo ribadito l'importanza della perequazione".

Lugano e Bellinzona non più concorrenti, ma alleate, si diceva. E pensare che l'idea di sedersi attorno a un tavolo per discutere del futuro delle due realtà comunali più rilevanti del Cantone sarebbe nata grazie a una fotografia scattata da Cristina Zanini Barzaghi e mandata al sindaco Branda. La municipale luganese avrebbe fotografato, in occasione della caduta dell'ultimo diaframma della galleria di base del Monte Ceneri, lo scorso 17 marzo, una torta sopra la quale vi era una raffigurazione della cattedrale di Lugano e dei Castelli bellinzonesi. Due simboli che rappresentano non soltanto i due Comuni, ma l'intero Ticino. Ed è proprio l'apertura di Alptransit nel 2016 a rappresentare un altro tema di grande attualità. Le due città si stanno preparando alla nuova realtà. Una realtà in cui - come ha dichiarato Borradori - "le due città saranno separate da 12 minuti di treno soltanto. E' importante quindi avere un Cantone che non si divida in Sopra e Sottoceneri, ma che mantenga una sua omogeneità", nel rispetto sempre e in tutti i casi "delle caratteristiche peculiari di ognuno dei poli", ha precisato il sindaco luganese.

Infine il capitolo ospedali. Si è parlato a lungo di una sorta di concorrenza nell'attribuzione delle competenze in vista dei due poli ospedalieri nel futuro assetto ospedaliero cantonale. I rappresentanti di Lugano e di Bellinzona, tuttavia, hanno dichiarato che l'interesse comune che prevale "è lo sviluppo della formazione e della ricerca". "Dovremo trovarci pronti a queste sfide all'orizzonte - ha dichiarato il sindaco Branda - cercando un terreno di collaborazione piuttosto che di concorrenza".

Che sia l'inizio di una nuova era per le due "capitali" ticinesi?

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