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CANTONECash Bonus, l'imposta si pagherà solo dal 2016 al 2018

10.12.14 - 16:56
Il Consiglio di Stato precisa che l'imposta sulla circolazione servirà per recuperare 11 milioni di franchi
tipress
Cash Bonus, l'imposta si pagherà solo dal 2016 al 2018
Il Consiglio di Stato precisa che l'imposta sulla circolazione servirà per recuperare 11 milioni di franchi

BELLINZONA - Per i cash bonus, l’aumento sull’imposta cantonale di circolazione sarà limitata a tre anni, dal 2016 al 2018 e servirà per recuperare 11 milioni di franchi utili a migliorare la viabilità ecologica in Ticino. La precisazione arriva dal Consiglio di Stato. Tuttavia la mancata entrata in vigore della modifica legislativa arresterà di fatto la realizzazione dell’intero pacchetto di misure. Ricordiamo che il Consiglio di Stato ha prosto di finanziare per 16 milioni provvedimenti a favore della mobilità sostenibile nel periodo 2014/2018 (Cash bonus) e questo implica un aumento dell’imposta sulla circolazione. “Per quel che concerne il finanziamento dei 16 milioni spiega il Consiglio di Stato - sono già oggi disponibili circa  5 milioni, frutto di sopravvenienze sull’imposta cantonale di circolazione degli scorsi anni. Solo dopo esaurimento di questo importo, e quindi non prima del 2016, entrerebbe in linea di conto un supplemento dell’ordine dell’1.5% sull’imposta cantonale di circolazione per finanziare gli ulteriori fr. 11 milioni del credito quadro.

L’aumento dell’imposta di circolazione sarebbe perciò limitato nel tempo, fino al 2018, secondo le necessità del credito-quadro”. Il Consiglio di Stato precisa inoltre che la revisione di legge mira a realizzare i seguenti obiettivi:

• incentivare l’acquisto di veicoli molto efficienti (con emissioni inferiori ai 95 gCO2/km), con almeno 2 posti a sedere e un prezzo di base inferiore a 45 mila franchi;

• predisporre ed estendere una rete moderna ed efficiente di punti di ricarica per veicoli elettrici e di stazioni di rifornimento di gas metano;

• promuovere programmi di mobilità aziendale, sostenendo l’acquisto di veicoli efficienti e mettendo a disposizione incentivi per l'allestimento di piani di mobilità aziendale e strumenti per favorire la pratica del «car pooling» o il passaggio al trasporto pubblico; Fornire una consulenza di qualità nell’ambito dell’accompagnamento del programma di incentivi, sia verso i servizi cantonali sia verso enti pubblici e privati e i singoli automobilisti.

Il Governo precisa infine che in attesa dell’eventuale voto popolare non sarà possibile avanzare con nessuno dei progetti previsti dalla strategia per una mobilità sostenibile del Dipartimento del territorio tra cui, in particolare, il «patto di mobilità» tra Cantone, Comuni e aziende, per incentivare e sostenere misure a favore della mobilità aziendale nelle zone del Cantone maggiormente gravate dai problemi di traffico veicolare.

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