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CANTONE / SVIZZERA“Fino a quando il Consiglio federale intende danneggiare ed esasperare il Ticino?”

01.12.14 - 11:51
“Fino a quando il Consiglio federale intende danneggiare ed esasperare il Ticino?”

BERNA - Non va giù a Lorenzo Quadri la decisione dell Consiglio federale di licenziare il messaggio per la modifica legislativa mirata ad accordare ai “cosiddetti quasi residenti, tra cui la maggioranza dei frontalieri”, le stesse deduzioni fiscali dei residenti.

“Tale proposta - spiega Quadri in un’interpellanza -, giustamente avversata in consultazione del Consiglio di Stato ticinese, avrà – se attuata - conseguenze intollerabili per il Ticino”.

Al consiglio federale vengono quindi poste le seguenti domande:

1) E’ consapevole il CF che la modifica legislativa in questione comporterebbe ingenti perdite di introiti fiscali per il Ticino, a fronte di un aumento dei costi? Il danno provocato lo risarcisce la Confederazione?
2) Il Consiglio nazionale, votando a larga maggioranza nella scorsa sessione autunnale il postulato Quadri sulla tassazione dei frontalieri in base ad aliquote italiane, ha dato un chiaro segnale politico al Consiglio federale: i frontalieri devono pagare più imposte. Perché il Consiglio federale disattende il mandato parlamentare e addirittura fa l’esatto contrario?
3) Come si può pensare di parificare fiscalmente i frontalieri con i ticinesi quando i costi della vita in Ticino ed in Italia non sono nemmeno lontanamente paragonabili (vedi cassa malati, costi dell’alloggio, eccetera)?
4) Si rende conto il Consiglio federale che con la sua modifica legislativa introduce un privilegio fiscale per i frontalieri che potranno scegliere di anno in anno il regime fiscale più conveniente per loro, e quindi più svantaggioso per il Ticino? Si rende conto il CF che in questo modo agevola semmai gli investimenti dei frontalieri in Italia, a vantaggio dell’economia italiana, ma a danno dell’erario ticinese?
5) Come verrebbe controllata la veridicità delle deduzioni fiscali indicate dai frontalieri specialmente in merito a spese effettuate in Italia?
6) Si rende conto il CF che gli indebiti regali fiscali ai frontalieri aggraveranno l’assalto da sud al mercato del lavoro ticinese, il dumping salariale ed il soppiantamento di residenti con frontalieri, ossia quei fenomeni che hanno portato i ticinesi a plebiscitare l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” lo scorso 9 febbraio?
7) Perché, invece di fare indebiti regali fiscali ai frontalieri, il CF non denuncia l’obsoleta Convenzione del 1974 sui ristorni dei frontalieri, i cui presupposti non sono più dati, a maggior ragione dall’inserimento della Svizzera in black list da parte dell’Italia?
8) Il CF si attende che, con simili premesse, nel giugno 2015 il Ticino sarà disposto a versare i ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri?

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