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LUGANO“Il moltiplicatore non si tocca”

27.11.14 - 19:38
A Lugano un ulteriore aumento di moltiplicatore terrorizza il Municipio, che teme la perdita dei contribuenti ricchi. Cosa darà in cambio al Cantone?
“Il moltiplicatore non si tocca”
A Lugano un ulteriore aumento di moltiplicatore terrorizza il Municipio, che teme la perdita dei contribuenti ricchi. Cosa darà in cambio al Cantone?

LUGANO - Tiene ancora banco il caso moltiplicatore luganese. Le casse del Comune piangono ed ecco che, quando si parla di soldi a Lugano, tutti i riflettori mediatici vengono puntati sul Muncipio. E si accendono di nuovo, nonostante se ne fosse già parlato settimana scorsa. L’esecutivo luganese, si ricorda, qualche giorno fa è andato a Bellinzona a chiedere al governo cantonale uno sconto sui contribuiti di perequazione finanziaria comunale. La situazione finanziaria impone tagli e l’introduzione di correttivi. E Lugano chiede aiuto. E allora, per permettere il risanamento, il sindaco Marco Borradori e i suoi collaboratori hanno chiesto al Cantone di lasciarli respirare per un po’, con uno sconto di 10 milioni di franchi all’anno per tre anni. Il Cantone, in risposta, ha proposto a Lugano di ritoccare il moltiplicatore comunale verso l’alto per dimostrare la volontà di un risanamento duraturo e strutturale. Neppur di tanto, forse potrebbe bastare il 3%.

Oggi alla conferenza stampa del Municipio di Lugano, Marco Borradori, seppure i toni usati siano stati concilianti, ha fatto chiaramente capire che l’esecutivo luganese su questo punto non è disposto a scendere a compromessi. E tutti i municipali, parrebbe anche la socialista Cristina Zanini Barzaghi, sono d’accordo: il moltiplicatore non si tocca. Il timore è che i supercontribuenti, i ricchi per intenderci, voltino le spalle alla città e se ne vadano, in cerca di altri lidi, dove il fisco risulta ancora più a buon mercato. A dire la verità non bisogna andare molto lontano per trovare offerte fiscali molto più allettanti. Proprio questa mattina da Paradiso si viene a sapere che “con il Preventivo 2015 il moltiplicatore rimane al 60% senza intaccare le agevolazioni ai cittadini e gli investimenti”.

Difficile per Lugano riuscire a competere con Paradiso, “ma anche con Bioggio e altri comuni a noi vicino”, ha aggiunto Borradori, che è ben consapevole della sfida fiscale intercomunale. “Le persone fisiche e le persone giuridiche, che permettono entrate importanti a Lugano sono poche”, ha ricordato oggi alla conferenza stampa la municipale Giovanna Masoni Brenni.

“E questi contribuenti hanno compreso la situazione delicata e hanno capito il rialzo all’80% del moltiplicatore”, ha aggiunto Borradori. Lugano è diventata grande. Si è assunta il compito di amministrare una bella fetta di territorio e di popolazione ticinese. Oggi si è ricordato che la città è la seconda della Svizzera per superificie. Le aggregazioni l’hanno portata ad essere grande. Così come sono grandi i compiti ai quali è chiamata ad assolvere. Nel processo aggregativo è stata la prima della classe in Ticino. Nessuno lo dubita. “Stiamo cercando in tutti i modi, facendo tutti gli sforzi possibili, per riuscire a risanare il bilancio delle casse comunali”, ha ribadito Borradori tra un’intervista e l’altra, a fine conferenza. E tra questi sforzi il sindaco ha ricordato il varo della tassa ecologica, ossia il tabù infranto della tassa sul sacco, che comunque deve passare lo scoglio del Consiglio comunale, e l’aumento del moltiplicatore di 10 punti percentuali in un colpo solo. “Il Cantone è consapevole che un ulteriore aumento di aliquota fiscale potrebbe tradursi in una fuga dei contribuenti più importanti. Ma la fuga non sarebbe solo da Lugano, ma dal Ticino.” Il sistema di concorrenza intercomunale e intercantonale è spietata. Così funziona in Svizzera. E Lugano ora si ritrova sola. Come riuscire a convincere Bioggio, Paradiso, i Comuni della cosiddetta cintura azzurra di trovare una soluzione condivisa sulla questione moltiplicatore? Difficilmente nei Municipi dei Comuni attorno a Lugano si potrà trovare solidarietà su questo punto. Diciamo che, come ci ha detto Borradori, il disinteresse è totale. “Eppure - ricordando ormai un tema già discusso tante volte in passato non solo in Ticino, ma un po’ in tutta la Svizzera - Lugano offre servizi di cui usufruiscono anche i cittadini dei Comuni limitrofi. Se ne parla ogni volta, in ogni gremio in cui si discute di questi argomenti…”.

Il Cantone avrà un occhio di riguardo per la più grande e popolosa città del Cantone? A quale compromesso si giungerà?

 

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