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CANTONESi fa consegnare le schede, sospetta frode elettorale in Vallemaggia

27.03.19 - 06:57
Una persona, già attiva politicamente a livello cantonale, si sarebbe recata al domicilio di un’anziana signora. La Procura ha aperto un'inchiesta
Ti Press
Si fa consegnare le schede, sospetta frode elettorale in Vallemaggia
Una persona, già attiva politicamente a livello cantonale, si sarebbe recata al domicilio di un’anziana signora. La Procura ha aperto un'inchiesta

BELLINZONA - Qualcuno in Vallemaggia si sarebbe spinto un po' troppo in là con il galoppinaggio. Se infatti andare di casa in casa per "raccomandare" questo o quel candidato è consentito dalla legge, farsi consegnare il materiale di voto da chi non è in grado di votare, o non è interessato a farlo, rappresenta un reato penale. Ed è questo che sarebbe accaduto nei giorni scorsi, come riferisce la Regione, quando una persona nota nel Locarnese per la sua professione e legata agli ambienti Ppd, partito per il quale è stato politicamente attivo a livello cantonale, si sarebbe recata al domicilio di un’anziana signora residente nella regione.

Alla porta non si sarebbe però presentata la donna, attualmente ospite di una casa anziani, ma un suo parente, al quale il galoppino avrebbe chiesto, ottenendolo, il materiale di voto e la carta di legittimazione (datata e firmata) per poter inviare il materiale votato per corrispondenza. 

Il caso è stato segnalato alla Procura dal granconsigliere e candidato di Montagna Viva Germano Mattei. Il sostituto procuratore generale Nicola Respini ha quindi aperto un incarto ipotizzando, per ora contro ignoti, i reati di incetta di voti e di frode elettorale. A tal proposito sarebbero già stati fatti degli interrogatori per chiarire la vicenda e per verificare se non ci siano stati episodi analoghi.

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