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CANTONE / SVIZZERARecord per il turismo svizzero, anno nero per il Ticino

26.02.19 - 10:26
Il settore alberghiero ha contabilizzato 38.8 milioni di pernottamenti nel 2018 con una crescita del 3,8%, mentre nel nostro cantone c'è stato un calo del 7,5% rispetto al 2017
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D'inverno, come d'estate, è stato un anno record per il turismo svizzero. E di magra per quello ticinese.
D'inverno, come d'estate, è stato un anno record per il turismo svizzero. E di magra per quello ticinese.
Record per il turismo svizzero, anno nero per il Ticino
Il settore alberghiero ha contabilizzato 38.8 milioni di pernottamenti nel 2018 con una crescita del 3,8%, mentre nel nostro cantone c'è stato un calo del 7,5% rispetto al 2017

BELLINZONA - Record per il turismo svizzero. Anno nero in Ticino. Il settore alberghiero sorride in tutte le regioni del Paese, a parte nel nostro cantone. Ma andiamo con ordine riportando alcune cifre.

La prima riguarda i pernottamenti nel 2018. Ed è parecchio significativa. Lo scorso anno, infatti, negli alberghi sparsi per la Confederazione hanno pernottato ben 38.8 milioni di persone, ovvero ben 1.4 milioni in più rispetto al 2017 (+3.8%).

Sorrisi elvetici, lacrime ticinesi - Un risultato strepitoso ottenuto grazie anche alla domanda straniera che è aumentata del 4.5% (+921.000) facendo registrare il miglior bilancio degli ultimi 10 anni. E alla fedeltà di quella svizzera che ha fatto segnare un nuovo record.

Ma se gli albergatori elvetici mostrano un sorriso a 32 denti, quelli ticinesi versano lacrime amare. Il nostro cantone è in effetti l'unica regione che va controcorrente e che presenta 184.000 pernottamenti in meno rispetto all'anno precedente. Quel 2017 che rimane - come ricordava l'ormai ex presidente di Ticino Turismo Elia Frapolli diversi mesi fa - comunque «un anno da record determinato da condizioni eccezionali».

Tutti i dati diramati oggi dall'Ufficio federale di statistica:

Provenienza:

Record di clientela svizzera - Nel 2018 la domanda svizzera ha totalizzato 17,4 milioni di pernottamenti (+493 000; +2,9%), ovvero un valore a oggi ineguagliato. La domanda straniera ha raggiunto 21,4 milioni, registrando il considerevole aumento di 921 000 pernottamenti (+4,5%). 

Deutschland über alles - La domanda europea conferma l’aggiustamento iniziato nel 2017, determinando un aumento di 393 000 pernottamenti (+3,3%). Tra i Paesi di questo continente è la Germania (+147 000; +3,9%) ad aver contribuito maggiormente alla crescita, seguita dalla Francia (+41 000; +3,3%), dal Regno Unito (+37 000; +2,3%), dalla Spagna (+32 000; +7,1%) e dai Paesi Bassi (+27 000; +4,5%). L’Austria, al contrario, segna una flessione marcata di 25 000 unità (–6,2%), seguita dalla Turchia (–13 000; –10,9%). 

Tanti americani - Il continente americano presenta una forte progressione (+249 000 pernottamenti; +8,9%). All’interno di questo continente, gli Stati Uniti, con 206 000 unità supplementari (+10,1%), generano la crescita assoluta maggiore di tutti i Paesi di provenienza stranieri. La domanda di questo Paese raggiunge quindi 2,3 milioni di pernottamenti totali, ovvero il livello maggiore dal 1990. Segue il Canada con un incremento di 23 000 pernottamenti (+9,4%). 

Più cinesi e indiani, crollano i giapponesi - La domanda degli ospiti asiatici presenta un incremento di 247 000 pernottamenti (+4,8%). Tra i Paesi di provenienza della suddetta clientela, la Cina (senza Hong Kong) determina la crescita maggiore, pari a 80 000 unità supplementari (+6,3%); È seguita dall’India, con una progressione di 71 000 pernottamenti (+9,6%). Anche i Paesi del Golfo registrano un aumento (+26 000; +2,9%). Dopo molti anni in crescita, la Repubblica di Corea genera un risultato stabile (–960; –0,2%). Il Giappone, invece, ha registrato la maggiore diminuzione assoluta di tutti i Paesi di provenienza, con un calo di 26 000 pernottamenti (–6,3%). Infine, è in rialzo anche la domanda dell’Oceania (+24 000 pernottamenti; +6,5%) e l’Africa (+7600; +2,8%).

Regioni turistiche:

Solo il Ticino con il segno meno - Nel 2018 registrano aumenti di pernottamenti rispetto al 2017 11 regioni turistiche su 13, sei delle quali presentano persino crescite uguali o superiori al 5,0%.  In primo luogo la regione Zurigo presenta 325 000 pernottamenti supplementari (+5,4%), ovvero la progressione assoluta maggiore. Seguono i Grigioni (+279 000; +5,7%), la Regione Berna (+256 000; +5,0%), Lucerna/Lago dei Quattro Cantoni (+214 000; +5,9%), il Vallese (+206 000; +5,3%) e Ginevra (+178 000; +5,8%). Il Ticino, in controtendenza, presenta un calo marcato di 184 000 pernottamenti, che rappresenta una flessione del 7,5%.

Soggiorno e tasso d'occupazione:

Due notti di media - Lo scorso anno la durata di soggiorno era di 2,0 notti, come nel 2017. I soggiorni degli ospiti stranieri, con una media di 2,1 notti, sono leggermente più lunghi di quelli degli ospiti svizzeri (1,9). Tra le regioni turistiche, i Grigioni vantano la durata di soggiorno più lunga con 2,7 notti. Segue il Vallese con 2,3 notti. La regione Friburgo, invece, con 1,6 pernottamenti presenta la durata più breve. 

Tasso d'occupazione, comanda Ginevra - Nel 2018, il tasso netto di occupazione delle camere ha raggiunto il 54,5% contro il 52,9% nel 2017. Tra le regioni turistiche, Ginevra presenta il tasso più elevato, ovvero il 67,2%. Segue la Regione Zurigo con il 65,7%, mentre il tasso più basso è stato registrato nella Svizzera orientale (41,4%). 

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COMMENTI
 

Jenaplynski 5 anni fa su tio
Bla bla bla... sem sempar scia con al turismo ticines che pianc miseria...

Equalizer 5 anni fa su tio
Non bisogna dimenticare che nel 2018 ad aprile e maggio ne è venuta di acqua, e questi due mesi fanno il 10% della stagione, da considerare che l'anno 2017 fa comodo per i numeri ma contiene un evento speciale, tutti hanno "fatto il giro" sotto il Gottardo e questo ha falsato lo standard e fatto gioire che vive di statistiche, la realtà, se togliamo il 2017, l'anno scorso è in linea con la media anzi leggermente meglio. Ciò non toglie la ragione a molti commenti sotto, troppo vecchiume nell'infrastruttura, fuori prezzo in molti casi e la cordialità quasi totalmente assente, e non dimentichiamo l'impossibilità di andare lunghi alla sera, pena visite regolari della polizia e multe varie, più l'invidia di altri frustrati.
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