In alcuni settori la produttività è meno della metà rispetto alla media elvetica. Virtuose energia e sanità
LUGANO - Ma quanto vale un'ora di lavoro in Ticino? Scordiamoci i salari, che è noto siano fra i più bassi della Svizzera e misurano anzitutto la disponibilità delle aziende a compensare, adeguatamente o in maniera meno giusta, i propri collaboratori. Il lavoro ha un'altra unità di misura, stavolta più obiettiva. È la produttività: cioè quanto dà un'ora di lavoro in termini di Pil.
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso - Ebbene, dati alla mano si spiega, almeno in parte, la recalcitranza del padrone a pagare di più l'operaio: anche in questo caso il Ticino è al di sotto della media nazionale, -5% nel 2015. Sbagliato, però, additare chi opera, scaricargli addosso ogni colpa. Se arriva a generare una ricchezza che, in alcuni settori, è addirittura meno della metà di quella di Zurigo, la responsabilità è dei vertici: che non investono abbastanza, in formazione e tecnologia.
Personale sottoformato, macchine inefficienti - «I motivi di questa disparità sono diversi - riflette Paolo Malfitano, ricercatore Usi dell'Osservatorio delle dinamiche economiche - ma uno importante è la sottoformazione. E la minore qualità del capitale umano, unita alla carente tecnologia utilizzata, per esempio attraverso macchine meno veloci ed efficienti, porta a tali conseguenze».
Un paio di eccezioni, ma solo 9mila franchi in più - Prendi il Pil complessivo, lo dividi per il numero di ore lavorate in un anno: ed ecco «la capacità di trasformare la materia grezza in valore aggiunto». Mero dato statistico, ma che imbarazza il Ticino, salvo un paio di settori: «Quello relativo ai servizi di produzione d'energia e sanità e quello delle attività immobiliari, scientifiche, ricreative». In questo caso, un ticinese arriva anche a 9mila franchi all'anno oltre la media.
Il tallone d'Achille: finanza e assicurazione - Ben poca cosa, però, rispetto a quanto invece rimane sotto negli ambiti dove il cantone è peggiore degli altri, servizi finanziari e di assicurazione. Chi ha quotidianamente a che fare con gli Exchange traded product, per esempio, genera circa 170mila franchi di valore aggiunto in un anno; ma altro che 9mila, a Zurigo siamo intorno ai 200mila in più.
Si prova a rimediare, piano piano: +2,3% - Da segnalare, a questo punto, l'impegno. Nel quinquennio 2011-2015, la produttività ticinese è aumentata del 2,3%; quella elvetica dello 0,6%. Forse che, è vero, non aveva altrettanto bisogno di crescere?